Attualità martedì 03 novembre 2020 ore 14:00
Covid, verso il nuovo Dpcm, tutte le misure
Atteso un nuovo vertice governo-Regioni per stilare le ultime modifiche al decreto che porterà l'Italia in un "lockdown soft" ma non per tutti
ROMA — Ultime ore per le modifiche sulle misure anti-Covid che saranno adottate nel nuovo Dpcm. Come annunciato anche dal premier Giuseppe Conte il decreto con misure ancora più stringenti dovrebbe essere firmato nel giro di poche ore per poi entrare in vigore già da domani, mercoledì 4 Ottobre, per cercare di arginare la seconda ondata di contagi in Italia.
Nella giornata di oggi vortice di riunioni tra il premier e i capidelegazione della maggioranza, e incontro con il Cts poi vertice tra Regioni, Comuni e Province, con i ministri Boccia e Speranza, il commissario Arcuri e il capo della Protezione civile Borrelli.
Il nuovo Dpcm non sarà un lockdown rigido, ma simile al modello tedesco, "un lockdown light", come ha precisato la sottosegretaria Zampa. Ancora la bozza del decreto non c'è ma si conoscono alcuni dettagli anticipati ieri alla Camera e al Senato dal presidente del Consiglio Conte, come il coprifuoco nazionale molto probabilmente dalle 21.
Ma la vera novità è quella della suddivisione dell'Italia per aree con regole diverse, tre aree con tre diverse criticità in base al livello di rischio che tengono conto delle valutazioni di Iss e Consiglio superiore di sanità. L'inserimento di una Regione in una delle tre aree avverrà con una ordinanza del ministro della Salute.
Nella zona ad alta criticità potrebbero essere inserite Lombardia, Piemonte e Calabria e qui a rimanere aperte saranno le fabbriche e le scuole fino alla prima media, per le superiori didattica a distanza al 100%. Resterebbero chiusi tutti i negozi tranne farmacie, edicole, tabacchi, supermercati e negozi di generi alimentari.
Mentre nella zona con una criticità media otrebbero far parte Puglia, Liguria e Campania. Qui potrebbero restare chiusi i ristoranti, poi varrebbero le regole generali.
Nell'area con criticità minore tutte le altre Regioni, qui i centri commerciali saranno chiusi nel weekend, musei chiusi. Anche qui varrà il coprifuoco dalle 21.
Prevista l’interruzione della mobilità da e verso le Regioni con “elevati coefficienti di rischio”, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.
Tra le altre misure annunciate il coprifuoco serale a livello nazionale, didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, chiusura dei centri commerciali nel weekend.
L'Italia, come ha spiegato il presidente Conte alla Camera e al Senato, “sarà suddivisa in tre aree in base agli scenari di rischio che tengono conto delle valutazioni di Iss e Consiglio superiore di sanità, basate su 21 parametri (tra i quali il numero dei casi sintomatici, i ricoveri, i casi nelle Rsa, la percentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra sintomi e diagnosi, il numero di nuovi focolai, l’occupazione dei posti letto sulla base dell’effettiva disponibilità). Si tratta di un sistema, quindi, molto articolato”, ha detto ieri Conte.
Ecco alcune delle misure previste:
Coprifuoco - Il governo prevede di adottare a livello nazionale limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda, forse dalle 21.
Mobilità tra Regioni - Prevista l’interruzione della mobilità verso Regioni con “elevati coefficienti di rischio”, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute
Scuola - Tra le misure che il governo adotterà nelle prossime ore a livello nazionale si configura anche "la possibilità, per le scuole secondarie di secondo grado, di passare anche integralmente alla didattica distanza", "sperando si tratti di una misura temporanea", annuncia Conte.
Mezzi pubblici - E' prevista anche la riduzione al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici locali.
Musei e mostre - Tra le misure restrittive che verranno assunte a livello nazionale nelle prossime ore c'è anche la chiusura di musei e mostre.
Centri commerciali - "Per l'intero territorio nazionale - ha aggiunto il premier - intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri commerciali".
Corner scommesse - "In linea con la chiusura delle sale bingo e delle sale scommesse" introdotta con il Dpcm dello scorso 24 ottobre, "chiudiamo anche i corner per le scommesse e giochi ovunque siano".
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