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Attualità martedì 26 marzo 2024 ore 15:00

Sanità, la Toscana spicca nelle Reti tempo-dipendenti

L'analisi condotta da Agenas posiziona la Toscana tra le migliori regioni italiane per risposta alle emergenze cardiologiche



TOSCANA — Seconda in Italia per la programmazione e per gli esiti. Il rapporto Agenas posiziona la Toscana tra le migliori regioni per risposta alle emergenze cardiologiche. Il dato emerge dalla terza indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti tempo-dipendenti, dove il tempo ha un peso particolarmente importante.

Nell'analisi condotta sui dati 2022 la Toscana si posiziona per esiti tra le migliori regioni a livello italiano.  Nel rapporto, spiega una nota della Regione, viene evidenziato "Il lavoro fatto nella formalizzazione delle reti tempo-dipendenti, nell’approvazione del piano di rete e nella formalizzazione dei principali percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (Pdta) da implementare nelle reti. Tutti passaggi che hanno rafforzato l’organizzazione e di conseguenza la capacità di intervento del sistema sanitario pubblico di fronte alle emergenze".

Un risultato, ha sottolineato il presidente della Regione Eugenio Giani, "Che è frutto di un ottimo lavoro di squadra, che non riguarda solo gli ospedali ma anche la prevenzione e i servizi sul territorio. Sulla medicina del cuore contiamo strutture e medici di eccellenza".

“La Toscana – sottolinea l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – si conferma ai vertici su segmenti importanti dell’attività sanitaria quali le reti tempo-dipendenti, ossia quel modello organizzativo in cui il fattore tempo costituisce un elemento determinante per la qualità e l’esito delle cure, specialmente in presenza di condizioni di elevato rischio di mortalità. Il merito di questo importante risultato è dello straordinario lavoro dei professionisti del nostro sistema sanitario che voglio ringraziare. L’indagine di Agenas – aggiunge - ci incoraggia a continuare il nostro impegno per migliorare ulteriormente la rete, sempre con l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini”.

Nel report la Toscana spicca per la Rete cardiologica, ma risultati di rilievo sono evidenziati anche nelle reti emergenza-urgenza e ictus: 

Rete cardiologica
Per Agenas la Toscana è seconda in Italia dopo le Marche, per la programmazione e per gli esiti. La rete cardiologica si aggiudica un punteggio di 75,51 come indice sintetico complessivo di valutazione: vari gli indicatori considerati, tra cui tre importanti che riguardano la presa in carico e gli esiti quali la proporzione di infarti miocardici acuti associati a sopraslivellamento del tratto ST trattati con un percorso diagnostico terapeutico assistenziale entro novanta minuti dal ricovero (51,08%), la mortalità a trenta giorni dal ricovero per infarto miocardico acuto (dove la Toscana è prima in Italia con la percentuale più bassa, pari al 6,29 per cento) e la mortalità a trenta giorni dall’intervento di bypass aorto-coronarico (0,85 per cento, anche in questo caso tra le più basse del Paese).

Rete ictus
Anche sulla rete ictus i risultati sono ottimi. Con un indice di valutazione complessivo pari a 62,75 la Toscana si posizione nel primo gruppo di regioni e ci sono margini di possibile miglioramento. L’indagine ha tenuto conto della mortalità a trenta giorni dal ricovero (la Toscana si posiziona come la quarta migliore, con il 9,08 per cento), ha esaminato il trattamento con trombolisi e trombectomia dell’ictus ischemico (dove la Toscana è in media con le altre regioni) e il trattamento dell’emorragia subaracnoidea nelle quarantotto ore successive al ricovero (91,96 per cento, di nuovo tra le prime regioni). Dal rapporto emerge anche una minore percentuale di persone da riabilitare dopo l’ictus, come risultato dell’ottima performance dei trattamenti di ricanalizzazione (che fa sì che minore sia la disabilità causata dall’evento).

Rete emergenza-urgenza
Quella dell’emergenza-urgenza toscana è tra le reti più efficienti d’Italia: quarta, con 69,1, nella classifica nazionale, tenendo conto del solito indice complessivo di valutazione che misura i ricoveri in pronto soccorso, la permanenza media e gli abbandoni.
La percentuale dei ricoveri dei pazienti provenienti dal Pronto soccorso sul totale dei ricoveri si attesta al di sotto della media nazionale (11,99 per cento, rispetto alla media nazionale del 12,79), così come la percentuale di ricoveri sul totale degli accessi al pronto soccorso (con una prevalenza corretta per i codici a più alto impatto assistenziale). Per quanto riguarda la percentuale di abbandono del Pronto soccorso, è al di sotto della media nazionale: 4,9 per cento rispetto alla media italiana del 6,29, il che indica un’adeguata presa in carico del paziente. Anche il tempo di permanenza in Pronto soccorso è ben al di sotto della media nazionale, indipendentemente dal codice triage di accesso.


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