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Attualità venerdì 15 ottobre 2021 ore 19:10

Lavoro nero e sicurezza, sanzioni più severe, mille ispettori in più

Un muletto rovescianto in una fabbrica
Un muletto rovesciato in una fabbrica

Le nuove norme sono contenute in un nuovo decreto del governo Draghi. Sospensione dell'attività con il 10% del personale in nero



ROMA — Alla luce dell'incremento spaventoso di incidenti sul lavoro registrato in Italia - solo in Toscana, quest'anno, le morti bianche sono state 26 - il governo Draghi ha approvato un nuovo decreto che vara sanzioni più severe per chi viola le norme sulla sicurezza e potenzia sia il personale deputato alle ispezioni e le dotazioni tecnologiche di cui può disporre.

"L’obiettivo è quello di incentivare e semplificare l’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di un maggiore coordinamento dei soggetti competenti a presidiare il rispetto delle disposizioni per assicurare la prevenzione - si legge in una nota dia Palazzo Chigi - Pertanto il provvedimento interviene, in primo luogo, con modifiche al Decreto legislativo 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro".

SOSPENSIONE DELL'ATTIVITA' PER LAVORO NERO

Cambiano le condizioni che fanno scattare il provvedimento cautelare della sospensione dell’attività: basterà che gli ispettori rilevino il 10% del personale in nero e non più il 20%. Non è più richiesta alcuna “recidiva” ai fini della adozione del provvedimento che scatterà subito a fronte di gravi violazioni delle norme sulla prevenzione. La nuova disciplina della sospensione prevede anche l’impossibilità, per l’impresa destinataria del provvedimento, di avere contratti e quindi di lavorare con le pubbliche amministrazioni per tutto il periodo di sospensione.

VIOLAZIONI DELLE NORME DI SICUREZZA, INASPRIMENTO DELLE SANZIONI

Nel caso in cui vengano accertate gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, è prevista - come già scritto - la sospensione dell’attività anche senza la necessità di una reiterazione degli illeciti.

Per poter riprendere l’attività produttiva è invece necessario non soltanto il ripristino delle regolari condizioni di lavoro ma anche il pagamento di una somma aggiuntiva di importo variabile a seconda delle violazioni. L’importo è raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto un provvedimento di sospensione.

CONTROLLI

Il governo ha esteso le competenze di controllo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

L’organico sarà potenziato attraverso l’assunzione di 1.024 nuovi ispettori e d è previsto un investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/2023 per dotare il nuovo personale della strumentazione informatica necessaria a svolgere l’attività di vigilanza.

Previsto anche l’aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sul rispetto delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro: dal primo Gennaio 2022 si passerà dalle attuali 570 a 660 gennaio 2022.

IL SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE PER LA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO

Il decreto prevede il rafforzamento della banca dati dell’Inail, il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), per il quale si punta a una definitiva messa a regime e a una maggiore condivisione delle informazioni in esso contenute. Gli organi di vigilanza sono tenuti ad alimentare un’apposita sezione della banca dati, dedicata alle sanzioni applicate nell’ambito dell’attività di vigilanza svolta nei luoghi di lavoro. Mentre l’Inail dovrà rendere disponibili alle Aziende sanitarie locali e all’Ispettorato nazionale del lavoro i dati relativi alle aziende assicurate e agli infortuni denunciati.


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