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Attualità giovedì 10 dicembre 2020 ore 19:45

"L'ho abbracciato e gli ho detto: Paolo, adesso vai"

Paolo Rossi - foto da Facebook
Paolo Rossi - foto da Facebook

La moglie di Paolo Rossi ha raccontato gli ultimi istanti di vita del campione, morto stamattina alle Scotte. Funerali in diretta Tv sabato alle 10.30



SIENA — Il campione del mondo Paolo Rossi è morto questa mattina all'ospedale delle Scotte, dove era ricoverato in gravi condizioni per un tumore che non gli ha lasciato scampo. Aveva 64 anni. Accanto a lui, fino all'ultimo istante, la moglie Federica Cappelletti, madre delle due figlie minori. Rossi ha anche un altro figlio, Alessandro, nato dal primo matrimonio. 

La scomparsa di Rossi, capocannoniere degli straordinari Mondiali in Spagna del 1982, vinti dagli azzurri di Enzo Bearzot, ha suscitato un'immensa ondata di dolore e commozione in tutta l'Italia e in Toscana in particolare, la terra dove Rossi è nato, a Prato, e che negli ultimi anni lo aveva accolto in provincia di Arezzo, nel verde delle campagne di Bucine, dove l'ex calciatore aveva avviato fortunate attività imprenditoriali.

La prima camera ardente è stata allestita alle Scotte, accessibile solo a pochi familiari e amici stretti, le norme anti-covid non hanno consentito altro. Domattina la salma sarà trasferita a Vicenza - la città di adozione di Pablito - in un'altra camera ardente allestita allo stadio Menti. Sabato mattina si terranno i funerali nel Duomo della città veneta, aperti solo ai familiari per le misure di contenimento dell'epidemia ma trasmessi in diretta televisiva a partire dalle 10.30.

Federica Cappelletti è arrivata nella camera ardente dell'obitorio delle Scotte in tarda mattinata e ci è rimasta tutto il giorno. Affranta ma sempre gentile, ha voluto raccontare ai giornalisti gli ultimi momenti trascorsi con l'amatissimo marito.

"Nel momento in cui stava morendo e non se ne voleva andare, io l'ho abbracciato forte e gli ho detto: 'Paolo, adesso vai, hai sofferto troppo' - ha spiegato la moglie di Rossi - Staccati, lascia questo corpo e vai sereno. Io crescerò la bambine e porterò avanti i nostri progetti. Tu hai fatto anche troppo. E quindi si è addormentato in quel momento".

"Non è facile riassumere in poche parole tutto quello che è stato Paolo - ha detto ancora Federica Cappelletti - Una persona unica, piena di ottimismo anche nei momenti più difficili, una persona grande e al tempo stesso semplice. Una persona che mi ha insegnato tanti valori belli e li ha insegnati alle nostre figlie. Io dico che dopo Paolo Rossi si sopravvive. Quindi cercherò di fare questo".

"Lui era una persona che sapeva parlare allo stesso modo con i capi di Stato e con le persone che incontravamo al supermercato, questo era Paolo e questa la sua grandezza - ha ricordato ancora Federica - Ora preferisco pensare che sia un arrivederci. Fare a meno di lui è veramente tanto. Ma dovrò farlo, gliel'ho promesso".

"Riporteremo Paolo in Toscana - ha concluso la moglie - Faremo una cerimonia e una camera ardente a Vicenza che era la sua città adottiva. Poi lo farò cremare, in accordo col figlio, perchè me lo voglio tenere sempre vicino".

Nel pomeriggio ha visitato la camera ardente di Rossi anche l'ex portiere della Fiorentina Giovanni Galli che ha condiviso con Pablito i Mondiali in Spagna. "Rossi era amico di tutti, raramente l'ho visto arrabbiato - ha detto Galli - Non mi basterebbero le parole per descriverlo, era davvero un generoso".

"Paolo Rossi è stato il più grande calciatore toscano di tutti i tempi - ha dichiarato il presidente della Regione Eugenio Giani - Quei tre gol al Brasile al mondiali del 1982, che aprirono la porta alla conquista del titolo da parte degli azzurri, sono rimasti nella storia del calcio mondiale. La Toscana lo ricorderà e lo celebrerà come merita".

Per il giorno dei funerali il sindaco di Prato Matteo Biffoni ha decretato il lutto cittadino.


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