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Cronaca martedì 20 settembre 2016 ore 15:24
Strage, l'accusa chiede 16 anni per Moretti
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Per l'ex Ad di Ferrovie, Mauro Moretti, arriva la condanna più alta tra quelle richieste dai pubblici ministeri al processo per la strage del treno
VIAREGGIO — I pm del processo per la strage di Viareggio Giuseppe Amodeo e Salvatore Giannino hanno chiesto la condanna a 16 anni per Mauro Moretti, già amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e ora Ad di Leonardo-Finmeccanica. Mauro Moretti è imputato di incendio colposo, omicidio e lesioni plurime colpose, disastro ferroviario.
Nel disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009 morirono 32 persone per lo scoppio di una cisterna di un treno che trasportava gpl.
I pubblici ministeri hanno chiesto una condanna a 15 anni per l'ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Michele Mario Elia.
Nove gli anni chiesti ai dirigenti Salvatore Andronico e Mario Castaldo (Trenitalia Cargo), per Giovanni Costa e Giorgio Di Marco (Rfi); 5 anni per Calogero Di Venuta (Rfi Firenze). I pm di Lucca Giuseppe Amodeo e Salvatore Giannino hanno anche chiesto condanne per Gilberto Galloni, amministratore di Fs Logistica (12 anni); Giulio Margarita, direzione tecnica Rfi per la sicurezza (13 anni); Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia e di Fs Logistica (8 anni). Richieste importanti anche per l'amministratore di Gatx Rail Germania, Rainer Kogelheide (10 anni) e per quello di Gatx Rail Austria, Johannes Mansbart (10); Uwe Koennecke (9) e Uwe Kriebel (6 anni e otto mesi) rispettivamente responsabile e addetto dell'officina Jugenthal Waggon Hannover (il secondo non si sarebbe accorto di una specie di fessurazione nell'assile del carro, che poi cedette).
Sette anni e sei mesi per Andreas Schroter, supervisore dell'officina Jugenthal Waggon. Otto anni e tre mesi per Roman Mayer, responsabile flotta carri merci di Gatx Rail Austria; 9 anni per Peter Linowski, capo del sistema di manutenzione di Gatx Rail Germania. Altre richieste di condanna a dirigenti ferroviari italiani: otto anni per Emilio Maestrini, già responsabile direzione ingegneria e sicurezza di Trenitalia; Enzo Marzilli, direzione tecnica Rfi (9 anni); 5 anni e mezzo per Angelo Pezzati, ex direttore compartimentale infrastruttura Rfi Firenze; 5 anni per Mario Testa, dirigente di Rfi. E ancora Giuseppe Farneti (6 anni e mezzo), Francesco Favo (9 anni) e Alvaro Fumi (9 anni) dirigenti di Rfi; Daniele Gobbi Frattini (8 anni e mezzo) della Cima Riparazioni che si era occupato del carro poi deragliato a Viareggio.
Otto anni, invece, per il capocommessa Paolo Pizzadini e sette per il caposquadra carri Massimo Vighini, sempre entrambi della Cima Riparazioni.
Chieste solo altre due assoluzioni, invece: per l'amministratore unico di Cima Riparazioni, Giuseppe Pacchioni, e per Stefano Rossi di Rfi.
Assoluzione chiesta anche per Andreas Barth dell'officina Jugenthal Waggon di Hannover e Andreas Carlsson responsabile di stabilimento Jugenthal Waggon Hannover.
Per l'accusa, "bisogna riconoscere le responsabilità di Ferrovie dello Stato Rfi, Trenitalia e Fs logistica, cui vengono imputate responsabilità in fatto di sicurezza".
A Fs, Rfi, Trenitalia, Fs Logicista e Gatx Rail Austria, proprietaria del carro deragliato, i pm chiedono una sanzione pecuniaria di un milione di euro. La stessa cifra è stata chiesta per la Jungenthal di Hannove e Gatx Rail Germania.
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