Attualità lunedì 14 luglio 2025 ore 18:11
Dazi, potenziale impatto da 300 milioni di euro

Le stime di Coldiretti: Grosseto, Lucca e Massa Carrara tra le province che sarebbero più penalizzate dall'aumento delle tariffe
TOSCANA — Potrebbe costare oltre 300 milioni di euro alle imprese toscane e ai consumatori americani l’impatto dei dazi annunciati dal presidente americano Donald Trump su tutti i prodotti agricoli provenienti dall’Unione Europea. La stima arriva da Coldiretti Toscana, che esprime preoccupazione per le sorti dell'export dei prodotti toscani, in particolare per olio e vino, i due prodotti più venduti in Usa che, insieme valgono il 93% di tutti i flussi agroalimentari verso gli States.
Il vino, in questo scenario, sarebbe gravato di un dazio complessivo del 35% circa: una percentuale data dalla somma della tariffa media del 4,3% già in vigore e della tassazione aggiuntiva (30%) in essere, salvo accordo, dal prossimo 1 Agosto.
“Dazi al 30% – sottolinea la presidente regionale di Coldiretti, Letizia Cesani – avrebbero conseguenze devastanti nelle relazioni tra Toscana e Stati Uniti e sulla crescita del nostro export che nel 2024 aveva superato i 4 miliardi di euro per la prima volta nel mondo anche grazie alla crescita del mercato Usa che è il primo sbocco extra Ue. Chiuderebbero le porte in faccia ai nostri produttori e alle nostre imprese di un commercio importante e strategico rendendolo di fatto inaccessibile per tanti prodotti alimentari apprezzati dai consumatori. Sarebbe un colpo per tutto il sistema agricolo ed agroalimentare probabilmente peggiore del periodo del Covid”.
L’impatto in termini di prezzi maggiorati per i consumatori americani – analizza Coldiretti Toscana - si tradurrebbe inevitabilmente in ricadute anche sulle aziende, vista la richiesta di "sconti" da parte degli importatori riscontrata nelle scorse settimane. La diminuzione dei consumi porta inevitabilmente a prodotto invenduto per le imprese nostrane, costrette a dover cercare nuovi mercati. Al danno immediato in termini di un probabile calo delle esportazioni andrebbe ad aggiungersi quello causato dalla mancata crescita.
L’impatto dei dazi, secondo Coldiretti, si ripercuoterebbe, come diretta conseguenza, anche sui territori più vocati a queste produzioni e soprattutto più dipendenti dalle relazioni commerciali con gli Stati Uniti.
La provincia più colpita sarebbe Grosseto che ha un rapporto di dipendenza pari al 70% del valore di tutte le sue esportazioni nel mondo seguita da Lucca con il 37% (167 milioni) e Massa Carrara con il 36% (2,1 milioni), superando Siena, il cui rapporto di incidenza è intorno al 34% (282 milioni di euro). Poco sotto troviamo un’altra economia agricola marginale sul fronte internazionale come Prato (10 milioni) con una quota di export del 30%. Con un'incidenza del 27%, Firenze, pur registrando il valore assoluto più alto tra tutte le province toscane (285 milioni di euro), scivola oltre metà classifica. Seguono poi Pisa (32 milioni) con il 19%, Livorno (40 milioni) con il 15%, Arezzo (22 milioni) con 8%. Chiude la classifica elaborata da Coldiretti, Pistoia (8,7 milioni) con 1,5%.
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