Attualità venerdì 02 aprile 2021 ore 14:00
Entro fine anno fibra ottica in 113 Comuni toscani
Lo ha annunciato l'assessore regionale Ciuoffo. In arrivo anche voucher da 500 euro per le famiglie a basso reddito. Disponibili 5 milioni di euro
TOSCANA — Entro la fine del 2021 in Toscana saranno 113 i comuni con copertura in fibra ottica totale. Un'iniziativa che, insieme ai voucher da 500 euro per le famiglie a basso reddito, aiuteranno la Regione a colmare il digital divide ovvero il divario esistente nei vari territori nell'accesso alle infrastrutture digitali e a tutti i servizi connessi.
La pandemia di Covid ci ha permesso di aprire gli occhi sull'importanza delle connessioni, fisiche e non. La didattica a distanza ad esempio ha rappresentato una barriera digitale insuperabile per alcuni studenti, diventando una discriminante sociale concreta.
Fa il punto l'assessore regionale per la digitalizzazione Stefano Ciuoffo, insieme a lui anche il responsabile network e operations area centro Open Fiber Roberto Tognaccini.
Per adesso i Comuni toscani dove l'installazione della banda ultra larga (Bul) è stata completata sono 74, in altri 45 i lavori saranno terminati per la fine dell'anno, arrivando a 113 Comuni. Tognaccini si sbilancia anche sulla copertura di tutti i 273 Comuni della Regione entro il 2022.
A dimostrare l'efficienza dell'iniziativa di installazione Bul sono stati invitati alla conferenza stampa che si è tenuta in Regione i sindaci di tre comuni coinvolti: Fauglia nel pisano, Palazzuolo sul Senio in provincia di Firenze e San Casciano dei Bagni nel senese, in cui oltre il 90% delle abitazioni sono state raggiunte dal servizio.
L'altra iniziativa invece riguarda i voucher da 500 euro offerti dalla Regione nell'ambito del Piano nazionale voucher banda ultra larga, su cui sono stati stanziati 200 milioni di euro di cui 5 sono stati destinati alla Toscana. I voucher saranno utilizzabili fino a 200 euro per il canone di abbonamento ai servizi di connessione e fino a 300 euro per l'acquisto di dispositivi digitali direttamente legati al contratto per l'attivazione dei servizi di connettività.
I buoni saranno destinati a tutte le famiglie a basso reddito, non più quindi alle sole famiglie residenti nelle "aree bianche", quelle considerate svantaggiate perché montane o interne.
"Ci siamo resi conto che la limitazione non rispecchiava i bisogni reali dei cittadini - ha spiegato Ciuoffo - Ad essere in difficoltà non sono necessariamente gli isolati ma anzi soprattutto i comuni limitrofi ai grandi centri urbani".
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