Attualità mercoledì 11 gennaio 2023 ore 11:40
Grilli a tavola, un toscano su due storce la bocca
Dopo la larva gialla e la locusta, anche il grillo domestico è pronto a fare il suo debutto nelle cucine europee. Perplessi i consumatori toscani
TOSCANA — Un toscano su due storce la bocca, uno su quattro è indifferente e il 16% è possibilista: così l'orientamento dei consumatori della Toscana rispetto alla possibilità di mettere a tavola prodotti a base di farina di grillo domestico, animale che dopo la larva gialla della farina e la locusta migratoria si accinge a essere introdotto nelle cucine d'Europa.
In Toscana un sondaggio condotto da Coldiretti-Ixè registra perplessità rispetto alla possibilità di portare grilli in tavola. Alla domanda "Mangeresti pane, pasta e cracker fatti con farina di grillo domestico?" il 54% dei toscani ha risposto di no, il 16% si è dichiarato invece disponibile e il 24% del tutto indifferente.
Il sondaggio è stato effettuato a seguito dell’autorizzazione concessa dall’Unione europa all’immissione sul mercato di Acheta domesticus, vale a dire il grillo domestico, in polvere parzialmente sgrassata come nuovo alimento. Il via libera è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria.
Ebbene: in Toscana la possibilità non troverà le porte spalancate. "La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo Gennaio 2018 del regolamento Ue sui 'novel food - spiega Coldiretti Toscana - che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi".
L’ultima richiesta è stata fatta da una società vietnamita riguardo l’uso della polvere parzialmente sgrassata ottenuta da Acheta domesticus (grillo domestico) intero nel pane e nei panini multicereali, nei cracker e nei grissini, nelle barrette ai cereali, nelle premiscele secche per prodotti da forno, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse, nei prodotti trasformati a base di patate, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre e nelle minestre concentrate o in polvere, negli snack a base di farina di granturco, nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, nella frutta a guscio e nei semi oleosi, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne destinati alla popolazione in generale.
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