Attualità mercoledì 08 gennaio 2025 ore 08:50
Over65 connessi, protocollo per la formazione digitale

Regione e sindacati uniti per aumentare le competenze informatiche dei meno giovani, così da facilitarne l'accesso ai servizi sempre più spesso online
TOSCANA — Aumentare l'inclusione digitale degli over65 rispetto ai servizi che anche la pubblica amministrazione sempre più spesso offre online: è l'obiettivo del protocollo d’intesa che la giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi, stretto con Spi Cgil Toscana, Fnp Cisl Toscana e Uil Pensionati Toscana per la diffusione delle competenze digitali per la popolazione ultrasessantacinquenne.
Il protocollo di intesa istituisce un coordinamento stabile, che si riunirà mensilmente, per formalizzare la collaborazione, già sperimentata tra i soggetti a partire dal 2019 nell’ambito di progetti inerenti alle tecnologie digitali.
La Regione offrirà supporto tecnico e organizzativo per le attività di formazione e di facilitazione nell’ambito del progetto ‘Rete di servizi di facilitazione digitale. Connessi in buona compagnia 2.0’.
Le organizzazioni sindacali si impegnano a favorire la partecipazione dei propri iscritti e di tutti gli ultra 65enni mettendo a disposizione le proprie sedi o altre adeguatamente individuate e definendo modalità specifiche di collaborazione con i ‘Punti Digitale Facile’ della Toscana.
“Il nostro comune obiettivo - afferma il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani - è quello di aggiornare una proficua collaborazione che è iniziata nel 2019 e che si propone di facilitare in questo modo l’utilizzo delle possibilità informatiche di effettuare pagamenti, prenotare visite ed esami evitando di doversi sempre recare agli sportelli visto che c’è la possibilità di dialogare con le istituzioni pubbliche direttamente da casa propria”.
“E’ attraverso la ‘Strategia regionale per la cultura e le competenze digitali 2022-2025’ di cui questo protocollo è parte integrante - spiegano gli assessori regionali alla digitalizzazione e al diritto la salute, Stefano Ciuoffo e Simone Bezzini - che la Regione intende garantire i diritti di cittadinanza, con particolare riferimento all’inclusione digitale delle fasce più vulnerabili della popolazione e alla riduzione del divario digitale di secondo livello mediante la diffusione delle conoscenze e competenze digitali e facilitando l’accesso ai servizi digitali messi a disposizione dal sistema pubblico”.
Le attività previste dal protocollo d’intesa vengono realizzate a titolo gratuito da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie e pertanto dalla sua sottoscrizione non derivano oneri a carico del bilancio regionale.
“Si tratta di un protocollo importante – afferma Viviano Bigazzi, segretario generale della Fnp Cisl Toscana – soprattutto per tutti coloro che non sono nativi digitali e che hanno difficoltà a muoversi nel mondo online. Noi siamo convinti che per favorire l’accesso ai servizi, sanitari e non solo, serva invece acquisire la capacità di usare queste nuove opportunità”.
“E’ un ulteriore passo – aggiunge Alessio Gramolati, segretario generale dello Spi Cgil Toscana – nella giusta direzione e aiuta a costruire una sanità territoriale capace di difendere la popolazione anziana attraverso le nuove tecnologie, sia attraverso il monitoraggio delle acuzie che l’osservazione dei cronici. Insomma l’accordo del 2019 va avanti e si estende. E questa è, per tutti, una buona notizia”.
“Oggi – conclude Annalisa Nocentini, segretaria generale della Uil Pensionati Toscana – non si può fare a meno delle competenze digitali e quindi salutiamo con soddisfazione questo protocollo che si aggiunge a ‘Connessi in buona compagnia’ e ad ‘A casa in buona compagnia’. Vogliamo riuscire a non lasciare soli i circa 960mila ultra 65enni che vivono in Toscana e anche i cronici che da noi sono altre 1,5 milioni. Attraverso l’utilizzo dei nuovi mezzi tecnici vogliamo abbattere gli ostacoli burocratici che ne frenano l’accesso ai servizi”.
Il Protocollo ha una durata di due anni a partire dalla data di sottoscrizione. Le parti si impegnano a monitorare periodicamente l’andamento delle attività e a valutare i risultati raggiunti in termini di impatto sociale e territoriale.
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