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Attualità martedì 14 marzo 2023 ore 08:55
Piante aliene assediano le acque toscane
Falso indaco, poligono del Giappone, millefoglio americano: ecco la mappa delle specie invasive che minano gli habitat dei corsi d'acqua in Toscana
TOSCANA — Il 'falso indaco' o gaggìa che si impossessa col gambero killer del lago di Sibolla ad Altopascio mettendo a repentaglio il Padule di Fucecchio, il poligono del Giappone che imperversa a Pistoia facendo la sua comparsa lungo l'Arno nel tratto aretino, il millefoglio americano che si affaccia nel nord del territorio regionale mentre a sud e sulla costa il nemico si chiama Arundo donax: è la mappa delle specie aliene invasive vegetali che proliferano in Toscana minando gli equilibri dei corsi d'acqua e gli ecosistemi autoctoni, definita dal Consorzio di bonifica 4 Basso Valdarno.
Nelle aree di competenza di quell'organismo l'impegno è al contenimento del gambero killer (Procambarus clarkii) e della specie vegetale aliena Amorpha fruticosa, o falso indaco, localmente chiamata gaggìa.
"Il proliferare di queste specie aliene invasive ha inizio nei primi anni ’90 del secolo scorso. Si tratta di specie provenienti principalmente dal continente americano, che hanno trovato condizioni climatiche ed ecologiche ideali alla loro eccezionale diffusione, contribuendo in modo determinante alla degradazione degli habitat palustri originari e alla scomparsa di moltissime specie", spiega il Consorzio.
La prima esperienza del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno con le specie aliene risale al 2012, quando l’allora Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio risultò beneficiario di un contributo europeo nell’ambito del programma Life.
In particolare, il progetto Life “Sos Tuscan wetlands” dell’importo di circa 1 milione e 400 mila euro è stato condotto in collaborazione con il dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze e cofinanziato al 50% dalla Unione Europea ed ha interessato il Lago di Sibolla, il Bosco di Chiusi, la Paduletta di Ramone e marginalmente l’area contigua del Padule di Fucecchio, tutte aree di particolare pregio ambientale e inserite tra i Siti di Interesse Comunitario (Sic).
"Il Consorzio si è occupato del controllo di due specie animali aliene (nutria e gambero killer) e della specie vegetale aliena Amorpha fruticosa (localmente conosciuta come gaggìa) - spiega Maurizio Ventavoli, presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno -. Gli interventi eseguiti sulla gaggìa nell’ambito del progetto hanno portato buoni risultati e possono essere ripetuti in altre aree, tra cui anche il Padule di Fucecchio, e da altri Consorzi della Toscana".
Il Consorzio 4 sta tuttora continuando il controllo della gaggìa nel Lago di Sibolla nell’ambito del periodo di manutenzione obbligatoria Post Life, e per il 2023 ha messo a bilancio 100mila euro per contrastare il proliferare di questa specie.
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