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Attualità mercoledì 11 agosto 2021 ore 19:15

Controlli dei green pass, ecco la circolare col contrordine

Green pass
Green pass

Il Viminale: i gestori di attività accessibili col green pass possono chiedere ai clienti, oltre alla certificazione, anche il documento di identità



ROMA — Contrordine ragazzi: non più tardi di ieri la ministra dell'interno Lamorgese ha dichiarato che i titolari e gestori di attività accessibili dal 6 Agosto solo col green pass (bar e ristoranti per i tavoli al chiuso, piscine e palestre, musei, luoghi di spettacolo, sagre, sale gioco, mense aziendali) sono obbligati a controllare che i clienti possiedano la certificazione verde che attesta la vaccinazione contro il Covid, la guarigione o un tampone negativo ma non devono chiedere anche il documento di identità, funzione che spetta ai pubblici ufficiali. Una contraddizione in termini, visto che il green pass non ha foto e senza un documento di identità è impossibile verificare che appartenga alla persona che lo esibisce.

Guarda caso, oggi una circolare del Viminale emanata per annunciare un'imminente campagna di controlli a campione sui green pass, soprattutto nelle luoghi turistici e della movida, corregge il tiro anche sulla questione dei documenti di identità.

La circolare precisa infatti che gli esercenti e i gestori devono sì chiedere ai clienti di esibire il green pass ma possono chiedere, a loro discrezione, anche il documento di identità, soprattutto se sospettano che l'avventore stia esibendo il green pass di qualcun altro. "Tale verifica si renderà comunque necessaria nei casi di abuso o di elusione delle norme - si legge nella circolare - Come ad esempio quando appaia manifesta l'incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione".

Insomma, se gestori e titolari hanno il dubbio che il cliente davanti a loro li stia ingannando, la richiesta di esibire il documento di identità, fino a ieri esclusa dalla ministra, oggi diventa necessaria. 

Non solo: nel caso di clienti entrati senza green pass colti sul fatto dalle forze dell'ordine nel corso dei controlli in un locale o un impianto sportivo, la multa da 400 a 1.000 euro sarà applicata solo al cliente "laddove non siano riscontrabili - recita la circolare - palesi responsabilità a carico dell'esercente".

Insomma, nel giro di 24 ore, sono arrivati ordini e contrordini che, nel loro insieme, non aiutano nè l'amor di chiarezza nè la causa del governo a favore del green pass e delle vaccinazioni contro il Covid. Così come non fa fare una bella figura al Viminale il testo contorto e pieno di refusi della circolare pubblicata sul sito web del Ministero. La trovate qui sotto, scaricabile. Buona lettura. E complimenti se riuscite ad arrivare fino in fondo senza arrabbiarvi.


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