Attualità venerdì 11 novembre 2022 ore 14:30
Cibo sintetico, la Toscana dice "no"
Presidente e vicepresidente della Regione hanno sottoscritto la petizione che mira a promuovere una legge che vieti il cibo di sintesi in Italia
FIRENZE — La Toscana dice no al cibo sintetico: il presidente della Regione Eugenio Giani, la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi e il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni hanno sottoscritto la petizione mondiale per promuovere una legge che vieti produzione, uso e commercializzazione del cibo sintetico in Italia.
Promossa da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition, la petizione ha ricevuto la firma anche del presidente della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi.
“La minaccia del cibo sintetico è reale – ha detto il presidente Eugenio Giani – Rappresenta innanzitutto un danno alla salute e alla sicurezza dei cittadini, un danno all’ambiente e un danno ai nostri imprenditori agricoli. Ci batteremo con tutte le forze per contrastarlo e di questa battaglia la Toscana vuole essere protagonista e lo saremo anche muovendoci insieme alle altre regioni, non solo italiane ma anche europee”.
“Una battaglia sacrosanta quella contro il cibo sintetico – ha affermato la vicepresidente Stefania Saccardi – a favore della qualità e della sicurezza dei prodotti. La tutela del cibo naturale e delle eccellenze alimentari, dietro le quali ci sono migliaia di lavoratori, passa anche da questa petizione che ribadisce l’importanza di scelte politiche e economiche che tutelano qualità, sostenibilità, filiera corta, piccola e media produzione, quella che caratterizza poi i nostri territori e la nostra regione”.
Anci Toscana ha aderito alla petizione mondiale con la firma, ieri presso l'azienda agricola Latera di Barberino di Mugello, da parte del presidente Matteo Biffoni: "La qualità dei prodotti e la salute dei cittadini deve essere una priorità di fronte ad assurde proposte che minacciano la nostra filiera agroalimentare, l'equilibrio ambientale e l'imprenditoria agricola - ha dichiarato Biffoni -. La biodiversità è un bene prezioso che va tutelato, difeso e promosso".
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