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Attualità venerdì 28 ottobre 2022 ore 16:22

Formazione di 450 ore per diventare facilitatore digitale

mani scrivono al pc

La nuova figura professionale dovrà aiutare i toscani disconnessi a superare il divario digitale, guidandoli all'accesso ai servizi informatici



FIRENZE — Un percorso formativo in 450 ore per diventare Facilitatori digitali: è quanto stabilito da una delibera con cui la giunta regionale dà gambe al progetto di istituire la nuova figura professionale, annunciato nel Luglio scorso con l'obiettivo di massimizzare l'inclusione sociale dei toscani rispetto all'universo dei servizi online, anche in termini di rapporto con la pubblica amministrazione, superando il divario digitale.

E ora si definiscono i tratti professionali del Facilitatore digitale, a partire dall'iter che dovrà fornirgli adeguata preparazione. Il facilitatore si occuperà di agevolare l’accesso ai servizi on line, di reperire informazioni, di elaborare progetti inclusivi di apprendimento on line (e-learning) e svolgere attività di formazione. 

Per diventare Facilitatore digitale serviranno 450 ore di formazione. I corsi saranno realizzati da soggetti accreditati. Al termine della formazione, e con il superamento di un esame, candidate e candidati conseguiranno un attestato di qualificazione di Facilitatore digitale, corrispondente al livello 4 del Quadro europeo delle qualifiche (Eqf4).

I requisiti per iscriversi ai corsi

Per accedere ai corsi sarà necessario essere in possesso di una qualificazione professionale di livello 3 Eqf o di un diploma di scuola superiore di secondo grado oppure possedere almeno 3 anni di esperienza lavorativa documentata nell’attività professionale di riferimento.

Per chi ha un titolo di studio conseguito all’estero occorre presentare una dichiarazione di valore o un documento equipollente/corrispondente che attesti il livello di scolarizzazione. Per gli stranieri è inoltre indispensabile una conoscenza della lingua italiana orale e scritta, che consenta di partecipare attivamente al percorso formativo (in particolare, è richiesto almeno il livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue).

Potranno accedere all’esame finale coloro che avranno frequentato almeno il 70% delle ore complessive del percorso formativo.

Superando l'esame i candidati divengono “Tecnico/a della mediazione, facilitazione e accesso ai servizi/alle informazioni digitali, della progettazione e-learning per la promozione sociale e dell'inclusione digitale”.

Hanno detto

“Il facilitatore digitale sarà un mediatore fra le richieste e i fabbisogni di cittadine e cittadini e i processi di digitalizzazione in atto nella società e nella pubblica amministrazione", spiega l'assessora alla formazione e al lavoro Alessandra Nardini sottolineando come "questa figura professionale sarà preziosissima per fare della Toscana una terra più digitalizzata, dove accesso e uso delle nuove tecnologie e degli strumenti informatici sono garantiti a tutte e a tutti".

A sottolineare l’importanza della definizione di questa figura anche l’assessore a innovazione, semplificazione e partecipazione Stefano Ciuoffo che ricorda il lavoro della giunta per “l’apertura di 169 centri dedicati alla facilitazione digitale. I primi partiranno nel 2023 ed entro l'anno successivo contiamo di completare l'intera rete. Saranno luoghi fisici in cui i cittadini potranno recarsi per accrescere le loro competenze informatiche”. 


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