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Attualità venerdì 26 maggio 2023 ore 17:42

Georgofili, in mostra la storia giudiziaria della strage

Il taglio del nastro
Il taglio del nastro

Inaugurata a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze l'esposizione che ripercorre attraverso i documenti trent'anni di indagini e processi



FIRENZE — Trent'anni di dolore, dopo la strage di via dei Georgofili, ma anche trent'anni di indagini e procedimenti giudiziari: ora quella storia, in occasione del trentennale della strage avvenuta a Firenze nella notte fra il 26 e il 27 Maggio 1993, è ripercorsa nella mostra “La strage di via dei Georgofili: un racconto lungo 30 anni. Spunti e appunti da un'indagine ancora in corso” che è stata inaugurata oggi a Firenze all'interno di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana.

Il percorso espositivo aggrega i documenti dall’archivio dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Via dei Georgofili, , raccolti dall’avvocato di parte civile Danilo Ammannato e donati nel 2018 al Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica della Regione Toscana. L'obiettivo è fare memoria e testimonianza con una mostra documentaria che ricorda quell’evento e le altre stragi degli anni 1993-1994.

Il taglio del nastro ha visto insieme al presidente della Regione Eugenio Giani il procuratore della Repubblica di Prato Giuseppe Nicolosi, che fu al fianco di Gabriele Chelazzi nell’inchiesta sulla bomba di via dei Georgofili.

Il taglio del nastro

Il taglio del nastro

Il fondo è costituito da 35 faldoni che vanno dal 1993 al 2017. In particolare contiene una selezione in copia dell’ingente documentazione processuale conservata presso gli archivi del Tribunale di Firenze (914 faldoni), attualmente oggetto di digitalizzazione presso la procura fiorentina nell'ambito di un progetto coordinato da Provveditorato eegionale dell’amministrazione penitenziaria, Conferenza permanente dei servizi presso la Corte d’appello, Archivio di Stato di Firenze e Regione Toscana.

“La strage dei Georgofili – ha detto il presidente Giani - è una ferita aperta ma dobbiamo essere consapevoli che l’applicazione e la dedizione di magistrati, la coesione con le istituzioni che si venne a creare trenta anni fa, la reazione della città portò a sviluppare a Firenze un lavoro particolare. La strage dei Georgofili è un esempio di ricostruzione di materiale probatorio che non ha precedenti, anche rispetto ad altri casi simili in Italia". 

"Come Regione - ha aggiunto il governatore - abbiamo documentato tutto questo, con il centro di documentazione che ha portato avanti un lavoro immenso e prezioso che si concretizza in 914 faldoni di documentazione processuale che adesso sono interamente digitalizzati e non potranno più andare perduti. Questa mostra serve a illustrare il lavoro svolto per il contrasto alla mafia, e a valorizzare la cultura della memoria, fondamentale per creare condizioni di legalità insieme all’educazione dei giovani”.


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