Attualità lunedì 02 gennaio 2023 ore 09:39
L'incredibile civiltà degli orfani del cassonetto

Sono gli effetti della riorganizzazione della raccolta con le batterie di contenitori a chiavetta, ma se il problema non fosse il cassonetto?
FIRENZE — E se il problema non fossero i nuovi cassonetti a chiavetta? La riorganizzazione della raccolta differenziata è una delle grandi sfide del 2023 per la civiltà fiorentina. Parliamone.
La rivoluzione
La raccolta porta a porta nelle zone di frontiera con i cestini colorati da esporre in determinati giorni e orari è stata seguita dalla riorganizzazione dei cassonetti nelle aree urbane più centrali, una novità sia per i differenziatori esperti che finalmente potranno beneficiare della tariffa puntuale grazie alle chiavette personali ma anche e soprattutto per gli indifferenziati cronici.
Nonostante la novità delle chiavette e della tariffa il fenomeno che più balza agli occhi è quello degradante dell'abbandono dei rifiuti ai piedi dei nuovi cassonetti, quando va bene, ma anche per le strade dove i vecchi cassonetti sono spariti per essere accorpati in batterie nelle zone più predisposte come slarghi, vialetti e piazze.
Questione di abitudini o di civiltà?
I rifiuti abbandonati davanti ai cassonetti a chiavetta possono trarre in inganno, la giustificazione di avere dimenticato la chiavetta non regge ad esempio davanti a quei contenitori per i quali l'apertura a chiavetta non è stata ancora attivata.
"Erano pieni" commenta così qualcuno sui social sotto le immagini delle montagne di rifiuti che si accumulano attorno ai contenitori fino ad invadere marciapiedi e piste ciclabili. "Ma non sono gli unici della città" è la replica di chi invita a spingere lo sguardo oltre la propria strada e preservare così il decoro urbano e la civiltà cambiando semplicemente cassonetto.
Esiste poi il fenomeno del "qui e ora" che riporta alla mente i vecchi punti discarica di paese dove si abbandonava un piccolo scaldabagno e poche ore dopo era possibile trovare un intero condominio di elettrodomestici. Solo che in città il fenomeno è ben più appariscente e rischia facilmente di degenerare nel degrado urbano.
Il problema sono veramente i cassonetti o le modalità di raccolta?
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