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Attualità mercoledì 06 luglio 2016 ore 16:37
Pioggia di milioni per otto Comuni toscani
La Regione ha stanziato 46 milioni di euro per realizzare i progetti Più scelti dal comitato tecnico. Lotta al degrado e potenziamento dell'efficienza
FIRENZE — Otto città che diventano più vivibili e accoglienti grazie a Più, Progetti di innovazione urbana. La giunta regionale ha scelto le idee che si tramuteranno in realtà nei comuni di Prato, Pisa, Lucca, Pistoia, Empoli, Cecina, Rosignano Marittino, Poggibonsi e Colle val d'Elsa.
La regione ha stanziato 46 milioni di euro. I progetti dovevano tenere conto di almeno tre delle quattro linee guida indicate dalla regione: si va dall'efficientamento energetico degli edifici e dell'illuminazione pubblica alla mobilità sostenibile, dalla realizzazione o recupero di servizi educativi e sanitari fino al recupero di edifici già esistenti.
Questi nel dettaglio gli otto progetti approvati dal comitato tecnico:
1) PIù Prato - Comune di Prato
Gli interventi del PIU sono ubicati nel Macrolotto Zero, zona che un tempo era uno dei motori produttivi del distretto industriale tessile, mentre oggi è una delle principali zone urbane europee per concentrazione di famiglie di lavoratori migranti di origine cinese. L'area PIU ha una superficie di 43,5 ettari ed è in un contesto particolarmente delicato dal punto di vista sociale. Questo Progetto punta alla rigenerazione del Macrolotto Zero, all'integrazione e all'intermediazione culturale: chiave di volta sarà la creazione di una nuova centralità urbana all'interno del quartiere, connessa al centro storico e agli altri poli d'interesse della città. Restituendo servizi, luoghi di incontro e di scambio ai diversi abitanti del Macrolotto Zero, si vogliono superare le criticità sociali qui chiaramente avvertite. Rafforzando lo spazio pubblico e i servizi collettivi del quartiere e sostenendo l'emergere di nuovi punti d'interesse si vogliono generare ricadute positive per quanto riguarda la sostenibilità (uso dei mezzi pubblici, ecc) e la coesione sociale.
2) 4 (i) Passi nel Futuro - Comune di Pisa
L'area di intervento del PIU è il quartiere "I Passi", nato da un progetto unitario INA-Casa a partire dalla fine degli anni '50 del secolo scorso. Posto a margine del confine settentrionale del territorio comunale, costituisce il quartiere popolare più periferico rispetto al centro della città di Pisa. L'area risente di un isolamento dovuto, oltre che alla distanza dal centro storico, anche alla barriera rappresentata dal passaggio a livello delle ferrovie dello stato. Il PIU di Pisa vuol valorizzare il tessuto urbano del quartiere periferico "I Passi", riducendo gli elementi di disagio socioeconomico e ambientale, favorendo l'integrazione tra gli abitanti e il miglioramento dell'economia locale. Viene consolidata la vocazione residenziale del quartiere, ma si migliorano le connessioni dei servizi (sia di quelli esistenti, sia di quelli di cui è prevista la nuova realizzazione). L'obiettivo è alleggerire il senso di isolamento del quartiere.
3) AllenaMente - Comune di Cecina
Il PIU interviene nel Villaggio Scolastico, quadrante urbano posto nel cuore della città, tra l'abitato storico e l'espansione della seconda metà del Novecento. Il Villaggio Scolastico contiene gran parte dei servizi sportivi, culturali e scolastici pubblici, ma oggi si presenta in uno stato di forte degrado urbanistico–edilizio e sociale. Il PIU si propone la riqualificazione attraverso il potenziamento delle funzioni ricreative, sportive e culturali, salvaguardando la eterogeneità dell'area ed il ruolo strategico per la città. Si vogliono fornire spazi di aggregazione, in particolare si propone la 'rivitalizzazione' degli spazi inutilizzati e la loro messa in rete con altre strutture come la Biblioteca ed il Teatro Comunale. Ciò verrà reso possibile anche grazie alla separazione fra traffico motorizzato e percorsi pedonali, con la risistemazione della rete interna dei collegamenti e la realizzazione di un percorso protetto per i bambini delle scuole che hanno sede nell'ambito del Villaggio. L'obiettivo finale è quello di costruire una vera e propria 'cittadella dello sport', completamente accessibile ed a misura di disabile, dando vita ad un'area polivalente dedicata agli sport di squadra.
4) PIU EMPOLI - Comune di Empoli
L'area oggetto del PIU interessa una zona del centro storico a ridosso della piazza principale della città, piazza Farinata degli Uberti, e delle antiche mura urbane. Il PIU intende recuperare tre complessi di proprietà pubblica, pensati come nuove centralità urbane ricche di funzioni complementari e dedicate a diversi ambiti: socio- sanitarie nel Complesso di Piazza XXIV Luglio (condominio solidale e casa della salute), culturali nel Complesso degli Agostiniani (biblioteca comunale), sociali, produttive e di ricerca scientifica nel Complesso di S. Giuseppe (urban center, biblioteca, spazi per associazioni, musei didattici, coworking). I tre complessi saranno connessi attraverso la riqualificazione degli spazi aperti dell'intera area in termini di pedonalizzazione, eco-efficienza, sicurezza.
5) CITTA'+CITTA' - Comuni di Poggibonsi e Colle Val d'Elsa
I due comuni hanno presentato un PIU che mira a superare i confini amministrativi, con una governance e una progettualità multisettore che punta a incrementare i servizi sociali, agire sull'inclusione, la sicurezza, il welfare, la pianificazione energetica, in base ad una visione urbanistica sovracomunale. Per entrambi i Comuni l'area PIU è il "margine" urbano più estremo verso il comune limitrofo, dove si trovano edifici dismessi. Il PIU in particolare mira a riqualificare gli spazi pubblici, a creare una rete sovra comunale per la mobilità dolce (es. piste ciclo-pedonali) e l'intermodalità, a potenziare i servizi sociali (in particolare con interventi rivolti alle persone con autonomia ridotta) e a valorizzare il patrimonio culturale.
6) PIU_PISTOIA - Comune di Pistoia
Il PIU interviene nel quartiere del Ceppo che, a seguito del trasferimento delle funzioni ospedaliere al nuovo presidio, rischia una situazione di degrado urbano e sociale. Si tratta di uno spazio di 20.000 mq al centro della città che è passato rapidamente da punto di riferimento per le funzioni socio-sanitarie di città e provincia a quartiere potenzialmente in abbandono. Il PIU contiene interventi sul Museo Cittadino e Casa della Città, ma si sviluppa anche attraverso un complesso di altre azioni finalizzate a favorire la mobilità dolce (es. piste ciclo-pedonali), il risparmio energetico e la costruzione di un nuovo cuore verde per la città. Obiettivo è costruire un'area da percorrere a piedi, dove poter fruire di una grande quantità di funzioni.
7) PIU LUCCA - Comune di Lucca
La strategia del PIU si pone come obiettivi prioritari la diminuzione del disagio socio-economico per la popolazione residente nel quartiere, attraverso una maggiore dotazione di servizi e una migliore qualità degli spazi pubblici. Gli interventi di riqualificazione individuati nel PIU si prefiggono di dotare il quartiere Sant'Anna di spazi urbani per attività aggreganti, attività sportive e ricreative, sia riqualificando e riconnettendo tra loro spazi esistenti sottoutilizzati, sia riqualificando edifici pubblici degradati. Si creerà un polo per attività sportive e ludico-motorie, un punto di incontro per favorire l'intergenerazionalità e l'integrazione culturale, anche attraverso le attività delle associazioni che avranno sede negli immobili. Si faranno interventi per favorire il risparmio energetico negli edifici e nelle strutture pubbliche, per migliorare la qualità dell'aria, per incentivare la mobilità lenta ciclo-pedonale anche sfruttando al meglio la struttura viaria esistente e la connessione con l'asse ciclabile principale lungo viale Puccini, favorendo la connessione urbana tra il quartiere e il centro storico della città di Lucca.
8) PIU WAYS - Comune di Rosignano Marittimo
Il PIU interessa le frazioni a ridosso della ferrovia ed in particolare mira a recuperare e rafforzare l'identità della frazione di Rosignano Solvay, in particolare rafforzando le funzioni e i luoghi urbani lato terra. L'area a monte della ferrovia, infatti, risulta da sempre meno frequentata dai turisti e dalla popolazione a causa delle scarse attrazioni sociali. E' fortemente degradata e nel tempo si sono creati e aggravati fenomeni di esclusione sociale. Il PIU andrà ad agire sul recupero di strutture e luoghi degradati e sottoutilizzati, con l'obiettivo di riportarli alla loro funzione originaria di spazi di partecipazione sociale. Verranno migliorate l'accessibilità e la sostenibilità attraverso collegamenti di mobilità dolce e interventi di efficientamento energetico. Per stimolarne la fruizione, inoltre, saranno programmate attività di formazione professionale legate ai vari ambiti della cultura (spettacoli, musica, eno-agro-gastronomia, sport e mestieri tecnici tradizionali).
I prossimi passaggi del procedimento saranno: la predisposizione del disciplinare di attuazione dei PIU per l'individuazione delle modalità e dei tempi di svolgimento della co-progettazione e l'individuazione, a cura degli uffici regionali e dell'Autorità di gestione del POR FESR, delle Autorità Urbane, ovvero dei soggetti che per ciascun PIU assumeranno il coordinamento delle attività connesse alla realizzazione dei progetti.
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