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Attualità lunedì 11 luglio 2022 ore 08:49

Siccità, giorni decisivi per chiedere lo stato d'emergenza nazionale

terra secca

Il Serchio è a secco d'acqua e Maremma, Valdichiana e area costiera hanno sempre più sete. Si pensa alle opere da finanziare per mitigare i danni



FIRENZE — Si apre la settimana decisiva per la richiesta dello stato di emergenza nazionale per la siccità in Toscana. La situazione è di alta criticità. L'acqua manca e la previsione è che fino a Settembre non pioverà in maniera funzionale e rimpinguare le riserve idriche. Intanto il Serchio è a secco e Maremma, Valdichiana e fascia costiera hanno sempre più sete.

La cabina di regia sulla crisi idrica si è riunita nei giorni scorsi a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione a Firenze, e al termine l'annuncio: "Entro la prossima settimana verrà fatta insieme a tutti i soggetti coinvolti una valutazione per la richiesta dello stato di emergenza nazionale". 

Il punto da fare è essenzialmente quello dei progetti da finanziare e realizzare a tambur battente per mitigare i danni e preparare il territorio a fronteggiare nuovi eventuali periodi siccitosi, nella prospettiva di un clima che muta nella direzione di un innalzamento delle temperature. Insomma: il riscaldamento globale è anche locale e riguarda da vicino la Toscana. 

Le criticità maggiori al momento si concentrano nel lago di Massaciuccoli, nell’area costiera della Maremma, nel bacino del Serchio e in Valdichiana. Nella Toscana centrale si sono rivelati determinanti gli invasi di Bilancino in Mugello e di Montedoglio nell'Aretino, tanto che tra le ipotesi c'è anche quella di crearne uno simile a servizio dell'area sud del territorio, quella maremmana.

mappa della crisi idrica per comune

La crisi idrica nei Comuni toscani

Alla prima riunione della cabina di regia sulla siccità in Toscana hanno preso parte, insieme al presidente Eugenio Giani e all’assessora regionale all’ambiente Monia Monni, i rappresentanti degli enti e dei soggetti interessati (strutture tecniche regionali, Autorità idrica, Eaut, le Autorità di bacino, servizio prevenzione Asl, Arpat e Lamma).

“Abbiamo chiesto a tutti i soggetti intervenuti di elaborare al più presto una valutazione per poter procedere in tempi rapidi alla richiesta dello stato di emergenza nazionale. Non possiamo più attendere”, ha fatto sapere a margine il presidente Giani.

“Stiamo affrontando la peggior siccità degli ultimi 100 anni – ha aggiunto l’assessora Monni -. Ci aspettano decisioni importanti per fronteggiarla. Entro la prossima settimana attendiamo da tutti i soggetti coinvolti l’elenco delle opere da finanziare entro i prossimi 60 giorni per essere inserite nella richiesta di emergenza nazionale. Inoltre a breve invieremo una lettera a tutti i Comuni che si trovano nelle aree più critiche e che ancora non hanno emesso ordinanze per limitare gli usi di acqua. In alcune zone abbiamo già messo a disposizione autobotti e non escludiamo ulteriori limitazioni per determinati utilizzi”.


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