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Attualità domenica 21 aprile 2019 ore 16:30

Perché la Pasqua cambia sempre giorno?

E un'altra cosa scontata che forse però qualcuno non conosce: da quando e perché è usanza utilizzare le uova per festeggiare la Pasqua?



FIRENZE — La Pasqua cade sempre tra il 22 marzo e il 25 aprile ed è detta bassa se è tra il 22 marzo e il 2 aprile, media dal 3 al 13 aprile e alta dal 14 al 25 aprile.

Quella del 2019 è dunque alta mentre quella del 2020 sarà media, cadendo domenica 12 aprile. 

Prima domanda: perché la data della Pasqua cristiana è mobile?

E' presto detto, perché cade la domenica successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera (quest'ultimo per la Chiesa cade sempre convenzionalmente il 21 marzo, sebbene l'equinozio astronomico oscilli tra il 19 e il 21).

Per cui la data della Pasqua è calcolata a partire dall'inizio dell'anno religioso ebraico (calendario lunisolare). L'anno religioso iniziava il giorno della prima luna nuova dopo l'equinozio di primavera. La Pasqua ebraica è celebrata 14 giorni dopo l'inizio dell'anno religioso. 

Il Concilio di Nicea I (avvenuto nel 325, nell'odierna Turchia) ha stabilito che la Pasqua cristiana deve essere celebrata la prima domenica dopo la prima luna piena della primavera.

Resurrezione di Cristo, Raffaello

Fu Dionigi il Piccolo a calcolare che la data della Pasqua è sempre compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile.

Questo perché se il 21 marzo è luna piena e cade di sabato, Pasqua è il giorno dopo (22 marzo); se invece il 21 marzo è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). Tuttavia se il plenilunio cade il 20 marzo, il successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno è una domenica occorrerà aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile, ultimo giorno possibile.

Seconda domanda: perché la Pasqua si festeggia con le uova?

Nel cristianesimo l'uovo simboleggia la risurrezione di Gesù

Bisogna dire che le uova hanno, da sempre, simboleggiato la vita in sé.

Già i Persiani si scambiavano uova di gallina all'arrivo della primavera, usanza poi ripresa anche da Egizi, Greci e Cinesi. Già nell'antichità le uova venivano rudimentalmente decorate a mano.

Il Cattolicesimo riprese le tradizioni che vedevano nell'uovo un simbolo della vita, rielaborandole nella nuova prospettiva del Cristo risorto

L'usanza dello scambio di uova decorate si sviluppò nel Medioevo. 

Molti studiosi concordano nel dire che l'uovo come regalo pasquale è una tradizione nata in Germania

Durante il Medioevo si ebbero le prime uova artificiali decorate con oro, platino o argento.

Il re d'Inghilterra Edoardo I (dal 1272 al 1307) commissionò la creazione di circa 450 uova rivestite d'oro da donare in occasione della Pasqua.

La tradizione dell'uovo decorato è dovuta all'orafo Peter Carl Fabergé, che nel 1883 ricevette dallo zar il compito di preparare un dono speciale per la zarina Maria; l'orafo creò per l'occasione il primo uovo Fabergé, un uovo di platino smaltato di bianco contenente un ulteriore uovo, creato in oro, il quale conteneva a sua volta due doni: una riproduzione della corona imperiale ed un pulcino d'oro. La fama che ebbe il primo uovo di Fabergé contribuì anche a diffondere la tradizione del dono interno all'uovo, la sorpresa.

Un uovo Fabergè

Il giorno di Pasqua è abitudine in molti riti la benedizione pubblica delle uova e la successiva distribuzione ai fedeli.

Durante il pranzo di Pasqua all'uovo di cioccolato viene anteposto l'uovo di gallina cucinato sodo

L'uovo di cioccolato è una tradizione del XX secolo anche se esistono esperimenti torinesi risalenti al Settecento. Oggi è un prodotto commerciale, fino a qualche decennio fa era perlopiù una creazione artigianale.

In Francia una tradizione consolidata è quella di fare, in grandi spazi verdi verdi delle cacce pasquali al tesoro, in cui le uova, preparate artigianalmente e di dimensioni ridotte, vengono nascoste fra gli alberi e poi ritrovate dai bambini. Tale tradizione sta oggi però affievolendosi per via della diffusione globale dell'uovo pasquale prodotto e distribuito commercialmente.


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