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Attualità giovedì 07 ottobre 2021 ore 18:45

I care, studiamo insieme, l'altro doposcuola

Cesvot e Fondazione CRF hanno presentato la nuova iniziativa: studenti universitaria che aiutano a fare i compiti alunni delle scuole medie



FIRENZE — Un nuovo modo di fare doposcuola: per due pomeriggi alla settimana 30 alunni della scuola media Calamandrei di Firenze saranno affiancati da studenti dell’università del capoluogo per fare i compiti e le ricerche. Il nuovo progetto si chiama I care: studiare insieme ed è stato ideato dal Cesvot e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze per ridurre le carenze educative e scolastiche emerse durante la pandemia di Covid.

Gli alunni saranno dotati di un computer portatile che, alla fine delle ripetizioni, resterà loro in omaggio. Al progetto hanno aderito 30 studenti universitari della scuola di giurisprudenza e la scuola di economia e management dell’ateneo fiorentino. Previsto anche un servizio di accompagnamento gratuito a cura dell’associazione Meeting Point. Il Cesvot punta ad estendere il progetto anche alle altre università toscane.

“Come dimostra l’ultimo rapporto a cura dell’Osservatorio della Caritas di Firenze - ha spiegato il presidente del Cesvot, Federico Gelli -  la povertà educativa fra gli studenti è in pesante crescita, sia sotto il profilo dell’apprendimento sia sotto quello delle competenze relazionali. Si tratta di una condizione aggravata dalla pandemia. L’aumento della povertà economica delle famiglie si è spesso tradotto in povertà educativa dei minori. È necessario intervenire. Con il progetto I care vogliamo sperimentare un modello replicabile, che possa contribuire a far studiare con tranquillità bambine e bambini, grazie alla forza del volontariato di giovani studenti universitari disponibili a donare il loro tempo, il loro sapere e la loro capacità di relazione”.

“Abbiamo molto a cuore questo progetto perché interviene nell’ambito educativo che è stato tra i più colpiti dalla pandemia e verso il quale la nostra Fondazione si sta impegnando moltissimo - ha dichiarato il direttore generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori -  In questa occasione non solo assistiamo ad una bellissima collaborazione tra istituzioni e associazioni ma possiamo distribuire degli apparati tra quelli che ci sono stati donati da Tim e che sono stati opportunamente rigenerati in modo da renderli perfettamente efficienti e ridurre gli impatti ambientali connessi al loro smaltimento. Una operazione che ha dunque molteplici valenze e che dimostra che, se c’è la volontà e c’è una buona idea, ci sono i mezzi e le persone che hanno la capacità di attuarla’’.


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