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Attualità lunedì 04 gennaio 2021 ore 19:30

Giani conferma: superiori riaperte dal 7 Gennaio

Il governatore ha ufficializzato la data di giovedì per il ritorno in classe del 50% degli studenti delle scuole superiori toscane



FIRENZE — Come concordato fra il governo e la Regione, il 50% degli studenti delle scuole superiori toscane torneranno in classe giovedì 7 Gennaio. Lo hanno confermato il presidente della Regione Eugenio Giani, l'assessore regionale alla pubblica istruzione Alessandra Nardini e quello ai trasporti Stefano Baccelli.

"Saremo minoritari ma siamo convinti che il rapporto con gli insegnanti e fra studenti sia essenziale - ha spiegato il presidente Giani - Quindi, complice anche il fatto che i dati sull'epidemia ce lo permettono, in Toscana il 7 Gennaio si riparte con le scuole secondarie superiori".

"Sappiamo quanto le conseguenze della pandemia abbiano gravato sugli studenti e quindi abbiamo lavorato per riportarli in classe quando le condizioni lo avrebbero reso possibile - ha dichiarato l'assessora Nardini - Oggi i dati toscani, che ovviamente continuiamo a monitorare, lo rendono possibile e quindi ci atterremo alle indicazioni nazionali rispetto alla ripartenza del 7 Gennaio".

Pronto a partire anche il servizio di trasporto pubblico locale, potenziato con 329 autobus aggiuntivi pagati interamente dallo Stato per garantire agli studenti di raggiungere le scuole in sicurezza, con il supporto di alcune decine di tutor alle fermate per evitare assembramenti. "Ci eravamo riorganizzati per garantire il ritorno a scuola del 75% degli studenti - ha spiegato l'assessore ai trasporti Stefano Baccelli - e ovviamente possiamo farlo anche per il 50%".

Con la riapertura delle scuole superiori inizierà anche lo screening per la ricerca del Covid in 150 istituti e in accordo con le prefetture l'evoluzione del contagio sarà costantemente monitorata.

 "Se i dati epidemiologici peggiorano - ha detto Giani - si tornerà alla dad in modo esclusivo ma ripartire è la nostra scommessa".

Ogni scuola si sta organizzando per il ritorno in aula delle classi, alcune scaglionando ingressi e uscite, altre alternando i giorni di didattica in presenza con quelli in dad.

Cosa succede nelle altre regioni? Neanche a dirlo, la situazione è variegata: in Veneto, Campania e Friuli Venezia Giulia, dove l'incidenza del contagio è ancora molto elevata, i governatori hanno già deciso di continuare con la didattica a distanza almeno fino al 31 Gennaio. In altre regioni i presidenti stanno valutando.

Secondo i dati diffusi oggi dall'Istituto superiore della sanità, dall'inizio del nuovo anno scolastico al 27 Dicembre è stato individuato nelle scuole solo il 2% del totale dei focolai di Covid scoppiati durante la seconda ondata dell'epidemia.



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