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Attualità giovedì 18 dicembre 2014 ore 14:35

Pendolaria 2014, un premio alla Toscana

Servizio di Elisabetta Matini

Legambiente ha presentato il nuovo dossier. Toscana e Lombardia le regioni che investono di più nel servizio ferroviario. Sit in per la Faentina



FIRENZE — E' un'Italia a due velocità quella che emerge da Pendolaria 2014, il dossier di Legambiente sul servizio ferroviario regionale in Italia che correda la campagna dell'associazione sulla mobilità sostenibile e i diritti di chi, ogni giorno, utilizza il treno per i propri spostamenti.

Il primo dato che emerge è la crescita dei servizi dell'alta velocità rispetto a quelli regionali, caratterizzati, a livello nazionale, da tagli e passeggeri in calo.

Fa eccezione la Toscana, una delle poche Regioni a crederci davvero e a investire nell'innovazione del servizio ferroviario: nel 2014 più di 50 milioni di euro, in parte spesi anche per l'acquisto di treni nuovi. Ed è per questo, oltre per il ripristino della Porrettana e per il progetto del raddoppio della Pistoia-Montecatini, che Legambiente ha consegnato a Roma un riconoscimento all'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli.

Contemporaneamente però l'associazione ha organizzato a Firenze anche un sit-in per il potenziamento della Faentina che si è svolto di fronte al binario 17 della stazione di Santa Maria Novella: proprio sulla tratta non ellettrificata fra Borgo San Lorenzo e Firenze si registrano ancora inefficienze  e tempi di percorrenza troppo lunghi, 40 minuti per pochi chilometri nonostante un finanziamento di 31 milioni di euro promesso dalle Ferrovie ma mai arrivato a destinazione che potrebbe essere utilizzato sia per raddoppiare la linea che per elettrificarla. A tutto vantaggio dei 2700 pendolari che ogni giorni la percorrono sui binari.

Fra gli altri dati rilevanti nel dossier di Legambiente, la complessa situazione creata sempre a Firenze dai ritardi nella costruzione delle infrastrutture dell'alta velocità (tunnel e stazione Foster). I comitati di pendolari chiedono anche un maggior numero di treni regionali e l'ampliamento dei parcheggi scambiatori. C'è poi la questione dei Frecciabianca sulla linea Tirrenica: uno dei treni potrebbe essere deviato su Firenze indebolendo ancora di più il servizio di lunga percorrenza fra ROma, Genova e le città della costa toscana.


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Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana - dichiarazione
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