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Attualità lunedì 26 agosto 2024 ore 18:15

Sangue cordonale contro la retinopatia nei neonati prematuri

piedini di neonato

Lo studio multicentrico "Born" ha visto protagonisti ricercatori toscani. La Banca dedicata all'ospedale di Cisanello fra i primi centri d'Italia



PISA — Il sangue cordonale contro la retinopatia dei neonati prematuri: in uno studio multicentrico denominato Born, guidato dal policlinico Gemelli di Roma, la Toscana è stata protagonista con la Banca del sangue cordonale di Pisa, presso l'Unità operativa di medicina trasfusionale e biologia dei trapianti dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana di Cisanello, fra i primi centri italiani a raccogliere, assegnare e trasfondere leunità di emazie da sangue cordonale.

Lo studio Born ha dimostrato la riduzione dell'incidenza dello sviluppo della Rop-Retinopatia del prematuro con la trasfusione nei piccoli pazienti di emazie (globuli rossi) da donazioni di sangue del cordone ombelicale. 

I minuscoli pazienti presi in considerazione sono stati 58: hanno ricevuto globuli rossi da sangue cordonale che fisiologicamente contengono circa il 55-90% di emoglobina fetale (emoglobina F oHbF), che ha un'alta affinità di ossigeno.

Grazie alla generosità dei futuri genitori, nel 2022 sono state prodotte 36 unità di emazie di cui 4 trasfuse, nel 2023 ne sono state prodotte 39 (di cui 15 trasfuse) mentre nel 2024 ad oggi ne sono state prodotte 19 (3 trasfuse).

"Questa attività - illustra una nota - è stata resa possibile grazie alla stretta collaborazione della Banca pisana con i centri di raccolta dell’area pisana, dell’area vasta nord-ovest e con la Banca di Grosseto, nonché alla generosità e all’altruismo di tutte le coppie donatrici che donano il sangue cordonale ombelicale". 

I risultati dello studio necessitano di ulteriori approfondimenti, si spiega. In primis l’ampliamento della popolazione target per confermare i primi incoraggianti dati che aprono la strada a nuovi scenari terapeutici.


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