Attualità giovedì 16 novembre 2023 ore 07:45
Raid dei lupi, fondi contro i danni da predazione
Nuovo stanziamento regionale di indennizzo alle aziende finite nel mirino dei predatori. Con i nuovi finanziamenti coperte le istanze 2023
TOSCANA — Arrivano nuovi fondi per gli indennizzi delle aziende finite nel mirino dei lupi e che dai loro raid hanno riportato danni da predazione: la Regione Toscana ha infatti stanziato ulteriori 100mila euro che vanno a copertura delle istanze presentate nel 2023 portando la disponibilità complessiva a 495mila euro. Lo ha deciso la giunta regionale toscana su proposta della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi.
Saranno ammesse le richieste di indennizzo per gli animali uccisi, calcolate in base al valore di mercato dell'animale allevato e le spese sostenute per i costi veterinari relativi al trattamento di animali feriti (documentati mediante fatture quietanzate).
Saranno ammesse le spese per gli animali uccisi, calcolate in base al valore di mercato dell'animale allevato e le spese sostenute per i costi veterinari relativi al trattamento di animali feriti (documentati mediante fatture quietanzate).
Il danno da predazione dovrà essere stato valutato dal veterinario dell'Asl territorialmente competente mediante rilascio di una certificazione che attesta che la morte dell'animale allevato è stata a causata dell’aggressione dei lupi. L'aiuto potrà essere concesso solo se l'azienda ha messo in atto almeno una misura di prevenzione come recinzioni, strutture a uso ricovero o cani da guardiania.
“Alla luce del numero delle domande pervenute lo scorso anno – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – abbiamo ritenuto opportuno mettere a disposizione ulteriori risorse finanziare per venire incontro alle esigenze degli allevatori e delle aziende danneggiate che sappiamo quanto abbiano necessità di questi indennizzi".
"Con il sistema cosiddetto 'a sportello' introdotto l’anno scorso - ha aggiunto - possiamo velocizzare i pagamenti, una modalità che, con l’ aumento effettivo del numero di predatori in Toscana, abbiamo scelto per indennizzare più agilmente rispetto al passato gli allevatori”.
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