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Attualità lunedì 07 marzo 2022 ore 19:15

Ucraina, uno sportello e un numero verde per l'accoglienza

Il presidente della Regione Giani con l'assessore alla Protezione civile Monni
Il governatore Eugenio Giani con l'assessore Monia Monni

Il nuovo ufficio regionale sarà a disposizione dei rifugiati ucraini per risolvere problemi di alloggio e salute. Attivato anche un numero verde



FIRENZE — Il presidente della Regione Eugenio Giani, commissario in Toscana per l'emergenza umanitaria in Ucraina, ha annunciato insieme all'assessora alla protezione civile Monia Monni l'imminente istituzione di uno sportello per l'accoglienza di chi è fuggito dall'orrore della guerra. Tre sono i compiti principali di Giani in veste di commissario: seguire tutte le operazioni di una prima accoglienza per chi non trova più spazio nei centri organizzati dalle prefetture. 

"Orienteremo i profughi verso gli alberghi di prima accoglienza per differenziarli dagli alberghi sanitari covid" ha detto Giani. 

Secondo punto: i trasporti, per far avere agli ucraini possano avere condizioni agevolate per gli spostament. Terzo punto, la sanità.

"Ci stiamo organizzando in riunioni periodiche - ha detto Giani - la prima si è svolta stamani e il primo obiettivo è appunto organizzare un front office sia a Firenze che in una località della costa”.

Il nuovo ufficio regionale sarà un punto di riferimento anche per gli ucraini che arrivano in Toscana con i loro mezzi e che vogliono uno sportello di informazioni, un luogo fisico in cui avere le istruzoni indispensabili da seguire al momento dell’arrivo. Varie le ipotesi in campo al quale il presidente sta lavorando insieme all’assessora Monni e al dipartimento della protezione civile regionale.

“Per la parte sanitaria il nostro direttore della sanità ha già elaborato una circolare con cui si precisa il tampone da fare, le vaccinazioni, non solo quella contro il Covid ma tutte quelle necessarie alla protezione dalle varie patologie - ha spiegato il presidente della Regione - E poi l'organizzazione di beni e viveri sia per chi vuole lasciare qualcosa, sia per i trasporti in Ucraina o nei campi vicini". 

La sede del front-office sarà individuata nelle prossime ore.

"Per ora agiamo in assenza di un piano di assegnazione di quote e di regolazione dei flussi -  ha sottolineato l'assessora Monni - e  molti rifugiati arrivano fuori dalla rete istituzionale di accoglienza e vengono ospitati da famiglie di amici o parenti. È un'ottima soluzione perché consente a chi scappa dalla guerra di essere accolto da persone con cui c'è un rapporto affettivo e questo può rendere meno doloroso questo difficilissimo momento. Però bisogna garantire la sicurezza sanitaria sia di chi è accolto che di chi accoglie". 

Per questo la Regione ha istituito il numero verde 800-556060. "Anche chi accoglie può chiamare questo numero per segnalare l’arrivo dei profughi che potranno così essere sottoposti a screening sanitario e tampone perché è giusto garantire la massima sicurezza di chi arriva ma anche di chi accoglie e di tutti noi - ha detto l'assessora Monni -  A questi cittadini verrà attribuito un codice e avranno accesso non solo al tampone ma anche alle cure sanitarie di cui hanno bisogno”.


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