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martedì 19 marzo 2024

INCONTRI D'ARTE — il Blog di Riccardo Ferrucci

Riccardo Ferrucci

Riccardo Ferrucci è nato Pontedera e vive a Calcinaia. Giornalista e critico ha pubblicato numerosi volumi sul cinema e sull’arte. Tra le sue pubblicazioni “Paolo e Vittorio Taviani , la poesia del Paesaggio”, editore Gremese. Ha diretto la rivista letteraria Ghibli ed ha collaborato con importanti istituzioni pubbliche. Attualmente è funzionario della Regione Toscana.

Le utopie di Clara Mallegni

di Riccardo Ferrucci - lunedì 23 settembre 2019 ore 10:48

Clara Mallegni con Riccardo Ferrucci

Clara Mallegni è un’artista poliedrica e originale; pittrice scultrice, nasce a Viareggio, vive e lavora a Marina di Massa. Fin da giovanissima si dimostra versatile nel disegno e nelle arti in genere, ma non frequenta scuole artistiche ne corsi accademici. Per molti anni la visione dei suoi lavori è riservata ai soli amici e conoscenti. L’incontro con il critico d’arte Lodovico Gierut e la frequentazione di altri letterati e artisti, arricchiscono enormemente il suo bagaglio di esperienze . La costante della sua ricerca nell’utilizzo dei materiali più disparati, spazia dal figurativo all’astrazione, dal collage alla scultura, con simboli costantemente presenti. Il ” suo” archetipo, utilizzato con frequenza, è una figura umana in volo che fa pensare persino ad un gabbiano, quei gabbiani che lei ama tanto e le fanno compagnia ogni giorno durante le sue lunghe passeggiate sulla spiaggia.. Il 2019 la vede protagonista di una mostra personale a Collodi “ AttualMENTE Pinocchio” e di un’altra personale “Corsari” al Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi.

Autrice di copertine per riviste e libri, è dedita anche alla fotografia e alla scenografia e al teatro.

La prima domanda è relativa alle tue recenti mostre, una a Collodi dedicata a Pinocchio e una a Forte dei Marmi. Ci puoi raccontare come sono nate queste esposizioni ?

La mostra “ Corsari”, presentata a Forte dei Marmi, è stata una iniziativa significativa, ho presentato trenta opere nuove, dedicate la tema del ferro e del’acqua. E’ un momento di passaggio importante per il mio lavoro.

Una curiosità che vorrei conoscere è quella di sapere quale aspetto artistico preferisci. Realizzi dipinti, disegni, sculture, ma di solito ogni autore privilegia una tecnica compositiva nell’arte.

Ho un tema che mi contraddistingue. La figura umana che si tuffa nella vita, un inno ad una continua energia vitale. Questo diventa un simbolo poetico che si ripete nei vari materiali che utilizzo.E’ un elemento che diventa il mio archetipo artistico e si ripete in molti dei miei lavori.

Quali sono i progetti a cui stai lavorando in questo momento ?

La mia arte si caratterizza per la ricerca del nuovo, in un continuo mettersi in discussione. Cerco di sperimentare qualcosa di diverso : un problema che mi si pone davanti adesso è che le mie sculture diventano sempre più grandi, sono opere più complicate da trasportare e collocare in spazi pubblici. Attualmente sto lavorando a due progetti per due grandi sculture monumentali che verranno collocate in spazi pubblici appropriati.

Quale il tuo rapporto con la città di Pietrasanta, una città con una forte vocazione artistica, considerato che vivi in una città molto vicina ?

Ho un ottimo rapporto con questa città, grazie anche all’aiuto di Ludovico Geirut, un critico molto conosciuto che mi ha introdotto nell’ambiente artistico e mi ha fatto toccare con mano le iniziative più importanti.

Alla fine dell’anno uscirà il nuovo film di Martone dedicato a Pinocchio. Ci puoi parlare del tuo rapporto con questo personaggio universale ?

Pinocchio è fondamentale per la mia arte, è il primo libro che ho letto da bambina. Prima della mia mostra a Collodi avevo già realizzato una mostra dedicata al celebre burattino a Pietrasanta , lavorando anche con i bambini nei laboratori didattici. Proprio in questi giorni sto realizzando opere dedicate a Pinocchio che è un tema privilegiato e ricorrente del mio lavoro, avverto costantemente la sua presenza nel mio universo poetico.

Ogni artista a dei riferimenti culturali, degli autori a cui si sente più vicino e che inspirano in qualche modo il suo lavoro.

Non ho dei riferimenti precisi in campo artistico, cerco di essere più personale possibile nelle mie creazioni. Sicuramente amo alcuni autori come Emilio Greco o Vedova, ma quando realizzo una mia opera non guardo nessuno, cerco di trovare una mia strada. Adesso sto recitando, come protagonista, in un film e questa esperienza è molto importante per il mio sviluppo artistico complessivo.

Cosa influenza la tua arte ?

Niente influenza la mia espressività artistica a parte i miei umori. La mia è un’arte vissuta a tutto tondo, sento di appartenere alla poetica di riferimento, ma non solo. La costante della mia ricerca, spazia dal figurativo all’astrazione con molti simboli costantemente presenti.

Riccardo Ferrucci

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