L’incipit di una comunità
di Gianni Micheli - mercoledì 02 ottobre 2024 ore 08:00
Ad ogni incipit spetta un compito di grande responsabilità. Abitano nell’incipit le prime parole, le prime note, la prima svolta. È nel tempo dell’incipit che un personaggio mostrerà il suo volto. Vive nell’incipit l’inizio di ogni percorso. Ed ogni percorso ne ha uno ed uno solo. Ognuno di noi, a ben vedere. In merito a quello che viene dopo, invece…
Anche questo articolo ne ha avuto uno - è appena finito, non me ne voglia. Un incipit per rendere omaggio all’incipit e, insieme, ad uno tra i progetti più coinvolgenti dedicati alla scuola, agli studenti e alle studentesse, a cui abbia preso parte quale autore di incipit: la Staffetta di Scrittura per la Cittadinanza e la Legalità promossa da Bimed.
Lunedì 23 settembre, a Salerno, nella cornice maestosa del Liceo Classico “Torquato Tasso”, si è svolta l’inaugurazione della Staffetta 2024/25, la XXI edizione, e la conclusione, con l’assegnazione del Premio ScriViAmo, della Staffetta 2023/24, un format che nell’anno passato ha visto uniti in uno e tanti obiettivi – 150 racconti e relativi incipit scritti da autori come il sottoscritto – di studio, di lettura e di scrittura, di impegno e di immaginazione, 300 scuole d’Italia ovvero 1500 classi ovvero 40.000 studenti di ogni ordine e grado. Quarantamila. Un quattro con quattro zeri. Non sono pochi.
A Salerno c’ero anch’io, ospite dell’incipit più prezioso di ogni staffetta: l’inizio, l’incontro tra le scuole e i tanti studenti, la trasmissione dei viaggi e dei racconti.
Sarebbe bello se in poche parole riuscissi qui a comunicare l’onore e l’emozione di essere un autore di incipit in un progetto prezioso e lungimirante – nel luogo necessario d’ogni comunità: la scuola – che fonda sé stesso sulla lettura e sulla scrittura, sul dialogo e il confronto, in breve sulla parola. Sarebbe bello ma è impossibile, lo riconosco.
Prenderò dunque a prestito quanto Andrea Iovino, Presidente di Bimed, con un’energia che sempre assomiglia al vento che allontana la tempesta, ha raccontato alla platea del Liceo Tasso: «Che cosa fanno questi ragazzi? Qualcuno pensa che noi ci siamo inventati delle cose. In realtà non ci siamo inventati nulla. Noi abbiamo preso ad esempio quello che è avvenuto con il libro più bello all’interno del nostro paese: la Costituzione Italiana. Quel testo è stato scritto mettendo assieme degli uomini che dovevano redigere degli articoli. E hanno litigato magari per togliere una “o” e mettere una “e” dove togliere una “o” e mettere una “e” significa determinare inclusione. Noi non facciamo altro che spostare questa esperienza all’interno delle classi e far redigere dei capitoli a classi che interagiscono attraverso le competenze digitali dal nord al sud del paese. Uno straordinario valore che crea comunità».
I miei incipit sono stati consegnati. La staffetta si è messa in moto. Qualcosa, nella comunità, è iniziato. Adesso saranno le scuole a dar vita a un racconto e insieme ad un viaggio che nessuno può ancora sapere dove conduca. Perché, come ha scritto Konstantin Kavafis: “Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo sulla strada: che cos’altro ti aspetti?”
Per ogni curioso che ne vuol sapere di più, soprattutto docenti: www.bimed.net (e di Bimed è la foto con visione della platea).
Sono un autore di incipit ma, devo ammetterlo, mi piacciono molto anche le conclusioni. Specialmente quando il fine è lieto e festoso e porta con sé uno scatto per addolcire la memoria quando il presente si fa passato. Gli scatti riportano dunque anche l’incontro, dal vivo, con alcune delle classi che nell’a.s. 2023/24 hanno preso parte alla staffetta che si è conclusa con il titolo “Il principe dei like” meritando una menzione speciale al Premio ScriViAmo. In particolare le classi 5^E dell'I.C. "Giovanni XXIII - Pascoli" di Margherita di Savoia (BT) (sesto capitolo) e 5^C dell’I.C. 3 “Rodari - Annecchino” di Pozzuoli (NA) (nono capitolo). Conclusione più lieta non era possibile. E vissero a scuola e contenti.
Gianni Micheli