Politica mercoledì 15 marzo 2017 ore 20:30
Bocciata la mozione di sfiducia contro Luca Lotti
La mozione era stata presentata dal Movimento 5 Stelle. Il ministro Lotti: "Non ho mai avvisato Marroni o altri dell'esistenza di un'indagine Consip"
ROMA — La mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle contro il ministro dello sport Luca Lotti, indagato per rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento nell'ambito dell'inchiesta delle procure di Roma e Napoli su alcuni appalti della Consip, è stata respinta con 161 voti contrari su 215 votanti. I sí sono stati 52 e due gli astenuti.
Nel suo intervento, Luca Lotti ha negato di aver mai avvisato di un'inchiesta a carico di Consip l'amministratore delegato dell'ente Luigi Marroni o altre persone. "Chi lo afferma - ha detto Lotti - commette il reato di calunnia. A chi sputa sentenze io dico 'ci vediamo in tribunale'. Le forze politiche che chiedono un mio passo indietro sono culturalmente subalterne e politicamente scorrette. Accetto la vergognosa strumentalizzazione di queste ore a testa alta e a viso aperto e chi ha pesantemente insultato il buon nome della mia famiglia abbia il coraggio di rinunciare all'immunità parlamentare".
"Mi sono presentato spontaneamente ai magistrati prima di Natale, perchè solo ora la mozione di sfiducia? - proseguito il ninistro - Perchè qui oggi è in atto un tentativo di colpire me non per quello che sono ma per quello che nel mio piccolo io rappresento: si vuole mettere in discussione lo sforzo riformista di questi anni".
"Il mio partito e il mio governo sono venuti in questa aula per dire che non avremmo mai consentito di accettare l'equazione avviso di garanzia uguale dimissioni - ha detto ancora il ministro Lotti - Lo abbiamo detto per i nostri colleghi di governo, anche quelli di forze politiche che oggi chiedono invece un mio passo indietro, dimostrandosi culturalmente subalterni o politicamente scorretti. Ma lo abbiamo detto anche per i nostri avversari politici, a cominciare dalle più rilevanti figure istituzionali del Movimento Cinque Stelle: il garantismo ad intermittenza di chi un giorno difende i propri sindaci e un giorno li scarica sulla base del grado di vicinanza al capo è profondamente ingiusto".
Nei giorni scorsi anche il gruppo Mdp, il movimento dei Democratici e progressisti nato dalla scissione del Pd, ha presentato una mozione per chiedere a Lotti di dimettersi oppure al premier Gentiloni di ritirargli le deleghe.
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