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venerdì 06 dicembre 2024

PAROLE MILONGUERE — il Blog di Maria Caruso

Maria Caruso

MARIA CARUSO - “Una vita da vivere” è il primo libro che ha scritto dopo aver visto il primo cielo a San Felipe in Venezuela ed aver fatto il primo ocho atràs a Pisa. E' in Italia dal 1977 e per tre anni ha abitato in Sicilia. Le piace raccontarsi e raccontare con le parole che le passano per la testa ballando un tango in milonga. Su Facebook è Marina de Caro

Mirare con la PNL

di Maria Caruso - venerdì 26 ottobre 2018 ore 07:30

Sul significato specifico della mirada nel tango argentino oramai non ci sono dubbi per nessuno. Si invita con lo sguardo. A mio avviso si tratta di una vera e propria forma di seduzione poiché chi mira induce l’altro a ballare. Il termine, letteralmente significa infatti, portare a sé. 

I meccanismi del sedurre attraverso la mirada non sempre sono consapevoli per cui possiamo imparare a farlo laddove non è innata in noi tale capacità. Tra i principali meccanismi che possiamo mettere in atto per essere invitati/e è l’empatia. Chi mira cioè si mette nella stessa situazione di chi riceve l’invito, andando sempre nelle stesse milongas, preferendo sempre i soliti dj, ballando lo stesso stile di tango, ecc e questo è già buona garanzia di invito. 

Altro fattore è la prodigalità nell’esibirsi su come si balla, quasi a suscitare curiosità e voglia di provare a ballare con noi. Altra modalità per avere più inviti è quella di ammirare il modo di ballare dell’altro inducendolo inconsciamente ad invitarci, poiché sollecitato nel proprio ego. Alle volte è possibile, specie se in amicizia, far scattare la progettualità da sfida, quando facciamo sentire l’altro un po’ pigmalione. In parte, anche abbigliamento e atteggiamento possono influenzare l’invito ma questo senza esagerare e senza essere dover essere eccentrici.

Qui si seguito descriverò alcuni punti fondamentali sull’arte della mirada:

  1. Smetti di avere quell’aria da bisognoso/a perché non ti invita nessuno/a e cerca di mantenere un aspetto altero e fiero. Più disperato/a sei perché nessuno ti invita, meno gli altri saranno invogliati a invitarti.
  2. Sii rilassato/a. Mettiti a tuo agio, muoviti durante la serata, ascolta la musica, non avere fretta nel centrare subito l’obbiettivo di ballare con chi desideri da tempo.
  3. Sii divertente e spensierato. Sorridi. Chiacchiera con gli amici. Balla le tande con trasporto e goditi gli abbracci.
  4. Usa correttamente il tuo linguaggio del corpo. Se sai comunicare bene aumenti la fiducia in te stesso e quella degli altri hanno di te.
  5. Utilizzare il contatto visivo in maniera adeguata, è fondamentale, poiché gli occhi sono strumenti incredibilmente potenti. Siccome non siamo sempre consapevoli di come è il nostro sguardo, proviamo a guardarci allo specchio e farci la auto mirada

Ad ogni modo per coloro che hanno ancora delle difficoltà nonostante abbiano già messo in pratica quanto detto sopra, mi sento di andare oltre, spiegando alcuni meccanismi della PNL (programmazione neuro linguistica) per ottenere più inviti. Per chi non lo sapesse tale pseudo scienza si ispira anche a tecniche riconosciute come l’ipnosi, ma senza arrivare ad “intontire” i ballerini/e, vediamo come applicarla al tango.

Persuadere l’altro ad invitarci, non è altro che la capacità di convincerlo sulla validità del ballare con noi. Ecco alcune tecniche:

  1. Saper mirare è fondamentale. Lo sguardo deve essere deciso, di vero desiderio e non senza interesse perché non si sa chi mirare e pertanto miro te.
  2. Non devi pensare che stai chiedendo una cosa complicata, in fondo si tratta di ballare una tanda. Cerca di trasmettere questo pensiero.
  3. Se abbiamo accanto un ballerino, non ignoriamolo ma cerchiamo di fare qualche battuta o una piccola conversazione.
  4. Il nostro corpo esprime il desiderio di ballare in tanti modi. Sorridere e gioire lo spiega agli altri in modo preciso e puntuale.

Non dimenticare di investire su te stesso. Se hai in qualche modo imparato i primi passi e quindi hai fatto tua la mission di ballare adesso devi costruire la tua vision e quindi devi sognare ad occhi aperti, immaginarti già di ballare come se tu fossi di livello super avanzato.

Per aiutarti in questo devi chiederti:

  1. Quanto vuoi essere bravo per te stesso?
  2. Quanto vuoi essere invitato/a?
  3. Come andrebbero le serate in milonga se andassero come tu le sogni?
  4. Come ti comporteresti se tu avessi già tutto ciò?

Rispondi alle domande rendendole ricche di emozioni come se tu le vivessi veramente.

Richard Bandler, uno dei fondatori della PNL dice: “Se credi di poter raggiungere ciò che vuoi, dai a te stesso la libertà di raggiungerlo”.

Vuol dire che miri secondo le convinzioni che tu ti sei creato su te stesso: “Non so ballare che miro a fare?” oppure “Non so ballare non mi inviterà nessuno”. Cambia le tue convinzioni per cambiare i risultati ottenuti fino ad ora. Guardati dal di fuori, guardati come se tu fossi spettatore della tua serata in milonga, ora sei libero di riscrivere la tua identità di tanguero/a e di essere migliore più di quanto sei stato fino ad esso. Diventerai ciò che pensi di essere. Non dimenticare mai di dare il tuo meglio e di continuare ad impegnarti. Buone tande a tutti !

Maria Caruso

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