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lunedì 13 gennaio 2025

DISINCANTATO — il Blog di Adolfo Santoro

Adolfo Santoro

Vivo all’Elba ed ho lavorato per più di 40 anni come psichiatra; dal 1991 al 2017 sono stato primario e dirigente di secondo livello. Dal 2017 sono in pensione e ho continuato a ricevere persone in crisi alla ricerca della propria autenticità. Ho tenuto numerosi gruppi ed ho preso in carico individualmente e con la famiglia persone anche con problematiche psicosomatiche (cancro, malattie autoimmuni, allergie, cefalee, ipertensione arteriosa, fibromialgia) o con problematiche nevrotiche o psicotiche. Da anni ascolto le persone in crisi gratuitamente perché ritengo che c’è un limite all’avidità.

​Gli indifferenti

di Adolfo Santoro - sabato 16 novembre 2024 ore 09:00

Alberto Moravia
Alberto Moravia

Alberto Moravia scrisse il suo primo romanzo, Gli indifferenti, durante la sua permanenza a Bressanone dopo il ricovero in un Sanatorio a causa della tubercolosi ossea di cui soffriva sin da bambino. Gli spazi chiusi del Sanatorio riecheggiano in tutto il romanzo, negli interni di una casa o di un’automobile da cui si osserva la città sotto la pioggia. Questa condizione di oppressione e di prigionia senza scampo simboleggia la vacuità e l’inutilità della realtà e l’incapacità dei protagonisti di essere soggetti in grado di modificarla. L’indifferenza è dunque l’incapacità di volere e di vivere autenticamente la realtà a causa dell’alienazione nei valori del denaro e del sesso.

La trama si sviluppa, infatti, in una famiglia, i cui membri vivono nella tresca, mentre sono incapaci di por rimedio al fallimento economico e morale. L’inautenticità si svela pienamente quando la madre e la figlia partecipano ad un ballo in maschera: l’inespressività della maschera ben simboleggia l’indifferenza, l’apatia e l’incomunicabilità esistenziale che pervadono il romanzo.

Ma la rassegnazione al fato, la falsità, la meschinità e l’ipocrisia del 1930, cioè dell’epoca de Gli indifferenti, sono gli stessi del modo di vivere attuale. Il genocidio e l’ecocidio attuali sono vissuti con indifferenza dalla stragrande parte dell’umanità: la notizia di questi crimini contro l’umanità e contro la natura, commessi ad opera di minoranze risolute e governi tirannici, pur essendo corredata di immagini anche cruente distribuite dai media, non scuotono l’indignazione dei consumatori, perché subito dopo una pubblicità o uno zapping o una notizia sportiva distolgono dalla consapevolezza della reazione emotiva. E serve a poco l’indignazione del Segretario Generale delle Nazioni Unite o del papa … fa parte della coreografia. Fanno più notizia le tracotanze goliardiche della Meloni, di Elon Musk e di Trump, nelle cui ipocrite sceneggiate facilmente si identifica il consumatore medio, che è oltre tutto incapace di analizzare criticamente i contenuti di tali sceneggiate.

Non provoca orrore il rapporto dell’Action on Armed Violence(AoAV), osservatorio inglese indipendente sull’uso delle armi nel mondo, secondo il quale Israele ha usato ed usa sui civili della Striscia di Gaza dodici armi letali e illegali, tra cui il fosforo bianco, bombe non guidate e droni suicidi.

Non provoca la giusta indignazione il fatto che Elon Musk, quello scappato di casa che vuole scappare dalla Terra per rifugiarsi su Marte con pochi suoi intimi, abbia avuto l’ardire di svillaneggiare l’Italia e la Costituzione italiana.

Non provoca risentimento il fatto che la Cop 29 di Baku, iniziata l’11 novembre scorso, sia stata disertata da Biden, da Macron, da Scholz, dal premier olandese Dick Schoof, dal presidente del Brasile Lula e dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

Non provoca la domanda E tu saresti una buona madre? la comparsata della Meloni alla Cop29 di Baku, dove ha difeso i combustibili fossili (Non c’è una sola alternativa) ed ha puntato sulla mitica fusione nucleare, percorribile in futuro come il viaggio salvifico di Elon Musk su Marte. Fa infatti accapponare la pelle la sua solita dichiarazione dai toni trionfalistici: Io sono una madre e come madre niente mi gratifica di più di quando lavoro per politiche che permetteranno a mia figlia e alla sua generazione di vivere in un posto migliore. La mela avvelenata offerta alla figlia sono il gas azero e il nucleare!

Non provoca un’attesa atterrita l’elezione di Trump, che, se potrebbe limitare la bellicosità di Zelensky, potrebbe anche incentivare il genocidio di Israele. Trump, che ha continuato a affermare che il riscaldamento globale è una grande bufala, una delle più grandi truffe di tutti i tempi, potrebbe inoltre dare un colpo decisivo alla salute del Pianeta se mantiene le promesse anti-ecologiste della sua campagna elettorale, tra cui il ritiro dall’Accordo di Parigi e dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici; un eventuale ritiro da questi accordi chiave non è banale perché gli Usa sono il maggiore emettitore pro-capite di CO2 e il secondo maggiore emettitore in assoluto al mondo di CO2.

Che cosa possiamo fare noi umili cittadini per non essere complici dell’indifferenza generale?

Piccole cose! Come disattivarci da X di Elon Musk seguendo l’esempio di 115.000 utenti, tra cui Francesco Guccini, Libera, il Gruppo Abele, Magistratura democratica, Piero Pelù, Elio e il pianista Nicola Piovani. Congratularci con gli albergatori che hanno rifiutato l’ospitalità ai turisti israeliani o con quella ragazza assunta in prova in una pasticceria che ha rifiutato di servire Matteo Salvini e che poi si è licenziata. Piccoli gesti come questi salvano per lo meno la dignità di stare al mondo!

Adolfo Santoro

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