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lunedì 17 febbraio 2025

DISINCANTATO — il Blog di Adolfo Santoro

Adolfo Santoro

Vivo all’Elba ed ho lavorato per più di 40 anni come psichiatra; dal 1991 al 2017 sono stato primario e dirigente di secondo livello. Dal 2017 sono in pensione e ho continuato a ricevere persone in crisi alla ricerca della propria autenticità. Ho tenuto numerosi gruppi ed ho preso in carico individualmente e con la famiglia persone anche con problematiche psicosomatiche (cancro, malattie autoimmuni, allergie, cefalee, ipertensione arteriosa, fibromialgia) o con problematiche nevrotiche o psicotiche. Da anni ascolto le persone in crisi gratuitamente perché ritengo che c’è un limite all’avidità.

​Gli Scilipoti USA

di Adolfo Santoro - sabato 01 febbraio 2025 ore 08:00

Trump minaccia, gli imprenditori obbediscono, anche prima che parli. Durante il discorso di insediamento ha detto che ordinerà di riconoscere solo due generi - quello maschile e quello femminile - ed ha licenziato i funzionari che supervisionavano l’applicazione delle pratiche DEI (diversità, equità ed inclusione). Trump ha, inoltre, rafforzato il controllo sulle aziende revocando un provvedimento del 1965 che proibiva pratiche discriminatorie nelle assunzioni per le aziende che hanno a che fare con il governo. Ipotizza, infine, che le società private possano essere sottoposte al controllo del governo sui dei.

Fin dallo scorso anno, nella previsione di una vittoria di Trump, prima Zuckerberg di Meta, poi Bezos di Amazon, McDonald’s, Harley Davidson, Ford, Walmart e la Disney si sono adeguati.

Particolarmente ridicolo è il voltafaccia di Bob Iger, che dal 2005 al 2020 e dal 2022 fino allo scorso capodanno è stato amministratore delegato di The Walt Disney Company e che ha rastrellato per la Disney marchi come Pixar, Marvel, Lucasfilm e 21st Century Fox. Tra il 2020 e il 2022 l’amministratore delegato era stato Bon Chapek, che si era indebolito per aver dichiarato di voler separare la Disney dalla politica causando la ribellione dei dipendenti della Disney.

Il fazioso Iger aveva partecipato nelle file democratiche alle elezioni perse da Ilary Clinton e già nel 2017 Iger aveva partecipato al comitato consultivo strategico e politico di Trump. Dopo un periodo di sostegno ai democratici di Biden, ora – è notizia recente – è andato ad omaggiare Trump.

La Disney è da decenni nota per la sua inclusività, sia per i dipendenti che per gli ospiti.

La percentuale di persone LGBT che lavorano presso la Disney supera ampiamente la media nazionale. Ciò è dovuto in parte alla sua natura show business, ma anche perché l’atteggiamento lavorativo richiesto ai dipendenti è più vicino agli istinti naturali delle persone LGBT: queste sono ottimi dipendenti in una situazione in cui sono fondamentali costumi esagerati da carnevale eterno e un’allegria perpetua. Quest’allegria è pagata con uno stipendio basso, orari lunghi, regole rigide.

La Disney sostiene i diritti LGBT da decenni. Ha iniziato a offrire benefit sanitari per partner dello stesso sesso nel 1995. Nel 2013, Walt Disney World ha assunto un presidente apertamente gay, George Kalogridis. Così si autocelebrava grottescamente e commercialmente nel 2023:

Durante il mese dell’orgoglio e durante tutto l'anno, celebriamo i nostri dipendenti, consumatori e fan LGBTQIA+ in tutto il mondo. Celebriamo l’orgoglio attraverso il potere della nostra narrazione senza pari, marchi iconici, menti creative e tecnologie innovative.

Ci sono numerosi modi in cui puoi celebrare il mese dell'orgoglio con noi per tutto giugno e oltre:

La Disney Pride Collection 2023 è in pieno svolgimento e molti dei nostri articoli più popolari della Disney Pride Collection saranno disponibili tutto l’anno su shopDisney e in punti vendita selezionati dei parchi Disney. La collezione di quest’anno include abbigliamento, accessori, peluche e spille di tutti i marchi Disney.

Disney+ porta le narrazioni LGBTQIA+ in primo piano nelle storie di formazione attraverso storie della Pride Collection con titoli come Love, Victor, Growing Fangs, Pixar's Out, High School Musical: The Musical: The Series e altro ancora.

"Pride Never Stops" con Hulu continuerà per tutto il mese con una nuova serie di competizioni, Drag Me To Dinner, presentata da Neil Patrick Harris e David Burtka. Freeform presenterà "The Pop That Culture'd Me", un'esplorazione personale della rappresentazione LGBTQIA+ nel talentuoso cast Disney su Disney Television Networks.

I canali National Geographic metteranno in luce Christian Cooper, conduttore della prossima serie Extraordinary Birder con Christian Cooper e creatore del primo personaggio apertamente lesbico della Marvel Comics.

Le stazioni televisive di proprietà della ABC trasmetteranno in anteprima Our America: Who I’m Meant To Be sulle stazioni di proprietà per tutto giugno: lo speciale presenta cinque persone transgender in crescita, che danno vita a chi sono, alle loro ambizioni e a ciò che vogliono che la nazione sappia della loro generazione.

Le stazioni televisive di proprietà della ABC trasmetteranno anche le celebrazioni locali del Pride in tutta la nazione, tra cui Los Angeles, Houston, New York, San Francisco e Chicago.

Il Disney Theatrical Group offrirà vendite di gruppo per la Pride Night con prezzi speciali per i biglietti e Q&A post-spettacolo con i membri del cast di Aladdin (9/6) e Il re leone (14/6). Marvel Entertainment presenterà Marvel's Voices: Pride #1, introducendo nuovi personaggi LGBTQIA+ quest’anno.

Disneyland After Dark porterà la prima Pride Nite in assoluto per due serate indimenticabili al Disneyland Resort. Questo evento di due notti sold-out si terrà il 13 e il 15 giugno.

Scopri di più sulle storie di dipendenti di talento di Disney e dei suoi marchi iconici attraverso funzionalità e storie sui tuoi canali social media preferiti.

Siamo tutti più di una singola storia e tutti meritiamo di sentirci visti, ascoltati e compresi, non solo durante i mesi del patrimonio, ma tutto l'anno.

Come avido e storico sostenitore delle comunità, delle famiglie e dei fan LGBTQIA+, Disney continua ad approfondire il nostro supporto attraverso contenuti emblematici, advocacy della comunità e inclusione sul posto di lavoro e oltre.

Nell'ultimo decennio, Disney ha sostenuto le comunità e le famiglie LGBTQIA+ attraverso sovvenzioni di beneficenza e supporto di programmi per organizzazioni al servizio della comunità LGBTQIA+; programmi, politiche e risorse avanzate per costruire una cultura di appartenenza per i dipendenti LGBTQIA+; e contenuti ed esperienze arricchiti con storie LGBTQIA+ più ricche.

Un esempio dei numerosi investimenti di beneficenza di Disney a sostegno della comunità LGBTQIA+ è il lavoro di Disney con Point Foundation, il più grande fornitore di borse di studio per studenti LGBTQIA+ nell'istruzione superiore. Attraverso la nostra sovvenzione di beneficenza a Point, forniremo borse di studio a 10 studenti universitari che studiano campi correlati alle industrie Disney. Il nostro obiettivo è creare percorsi affinché questi studenti diventino futuri narratori.

Disney supporta anche "Out in Tech U", un programma di tutoraggio di otto settimane per giovani LGBTQIA+ di età compresa tra 17 e 24 anni per consentire loro di perseguire opportunità nel settore tecnologico. L'obiettivo del programma è che l'80% dei tirocinanti ottenga uno stage o un lavoro nel settore tecnologico entro un anno dalla laurea. Diversi dipendenti Disney hanno partecipato al programma, sia come tutor che come tirocinanti. Il nostro supporto a Point Foundation e Out in Tech fa parte di Disney Future Storytellers, l'impegno di The Walt Disney Company per dare potere alla prossima generazione di narratori e innovatori.

Ulteriori sorprese dai tuoi marchi Disney preferiti saranno condivise durante il mese e assicurati di seguire @ReimagineTomorrow su Facebook, Instagram e Twitter per condividere i modi in cui intendi celebrare il mese.

La Disney ha introdotto la sua prima principessa nera nel 2009. Quasi un decennio dopo, ha distribuito il film Coco, ricco di cultura latina. Il suo film Marvel del 2018, Black Panther, è diventato un colosso, guadagnando 1,3 miliardi di dollari in vendite di biglietti a livello globale. L’originale Oceania, ispirato alla mitologia polinesiana, si è guadagnato il titolo di film più trasmesso in streaming su Disney+ ed il sequel ha continuato il successo.

Da allora la Disney ha cambiato direzione. All’inizio del 2022, la Disney è diventata un bersaglio per il governatore della Florida Ron DeSantis dopo che l’allora amministratore delegato Bob Chapek ha tergiversato su una risposta a una legge della Florida volta a impedire discussioni in classe sull’identità sessuale. L'istinto di Chapek era di stare fuori dalla mischia e inizialmente ha difeso il silenzio iniziale dell’azienda, affermando in una lettera ai dipendenti Disney che le dichiarazioni aziendali fanno molto poco per cambiare i risultati o le menti … I proclami sono spesso usati come armi da una parte o dall’altra per dividere e infiammare ulteriormente. Ma dopo le forti proteste di dipendenti e attivisti, e un post su Twitter dell’allora in pensione Iger, che avvertiva che la legislazione della Florida metterà in pericolo i giovani LGBTQ vulnerabili. Ma, dopo il rientro alla guida della Disney, Iger ha dovuto riconoscere: La nostra missione principale deve essere quella di intrattenere … Le storie che racconti devono riflettere davvero il pubblico che stai cercando di raggiungere, ma quel pubblico, poiché è così eterogeneo... può essere scoraggiato da certe cose … Dobbiamo solo essere più sensibili agli interessi di un vasto pubblico. Non è facile. La lotta di quasi due anni della Disney con DeSantis è stata dura: secondo Michael Binder dell'Università della Nord-Florida DeSantis stava usando la Disney come un ostacolo politico per sostenere la sua corsa alla presidenza. Non era qualcosa che avevamo mai visto prima: governatori e funzionari eletti che attaccavano apertamente le aziende private, in particolare un repubblicano che se la prendeva con un'azienda. I sondaggi ebbero la meglio: dalla prevalente simpatia per gli LGBT si passava alla prevalente antipatia, nonostante il fatto che la Disney sia da tempo uno dei maggiori datori di lavoro della Florida e un pilastro della sua economia turistica. La Disney ha così rinunciato a continuare la causa e si è dichiarata sconfitta.

Mentre i democratici perfezionavano la convention costellata di star, piena di esibizioni vociferate e presentatori di star della TV, i repubblicani e i loro alleati costruivano un ecosistema mediatico e di intrattenimento autosufficiente e multipiattaforma che si vanta attivamente di disdegnare il mainstream, anche se gran parte del suo bacino di talenti un tempo lavorava nello spettacolo, o aspirava a farlo. Costruita su strati esistenti di giornali e riviste conservativi, blog di destra, talk show radiofonici, gruppi Facebook e altro ancora, questa realtà alternativa comprende non solo Fox News, ma anche Fox Nation e DailyWire+, X e Truth Social, "The Joe Rogan Experience" e Angel Studios, oltre a un intero universo di influencer individuali. Più o meno nello stesso periodo, gli studi di Hollywood si sono affrettati a costruire, programmare e commercializzare piattaforme di streaming che potessero competere con Netflix, distruggendo un modello di business redditizio nel processo, solo per scoprire che gli spettatori della generazione Y e della generazione Z avevano iniziato ad abbandonare film e programmi TV tradizionali in favore di videogiochi, streaming su Twitch, tutorial su YouTube e brevi video verticali su piattaforme come Instagram e TikTok.

La politica fatta di carnevalate da entrambe le parti è finita male ed il modello USA, in cui i giudici sono eletti dal popolo, rischia di affermarsi anche da noi, se le cose continuano ad andare così, dando forza agli Scilipoti nazionali. Nel frattempo iniziano sprazzi di educazione all’amore nelle nostre scuole, dove perfino l’amore è un argomento di parte. Nel frattempo gli LGBT e i machi razzisti a loro contrapposti continuano ad avere problemi mentali col proprio corpo.

Adolfo Santoro

Articoli dal Blog “Disincantato” di Adolfo Santoro