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lunedì 09 dicembre 2024

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

​Sii la persona di cui avevi bisogno

di Federica Giusti - venerdì 14 aprile 2023 ore 09:00

Spesso nei racconti che mi vengono fatti durante le terapie, le persone mi raccontano di momenti in cui si sono sentiti all’angolo, soli, sopraffatti da ciò che stava loro accadendo.

In quei momenti, talvolta, ci sono persone che vengono descritte come fondamentali per poter uscire da quella situazione, in altri casi, purtroppo, viene riferita una totale assenza che ha fatto eco nel cuore di chi si è trovato lì.

Non che le persone non fossero davvero fisicamente presenti, ma, per qualche motivo, per volontà o incomprensione, non sono riuscite o non hanno desiderato essere di supporto e sostegno.

Ecco che vi chiedo una cosa: vi è mai capitato di aver bisogno di qualcuno e non averlo al vostro fianco? Immagino di sì, più o meno è capitato a tutti. E in quei casi cosa avete fatto? Avete mai provato ad essere per voi stessi quella persona di cui avevate bisogno?

Come fare? Beh, non rimandando indietro ciò che avete subito. Magari siete stati giudicati. Ebbene, provate a scegliere la comprensione e l’ascolto. E se siete stati rifiutati, cercate invece di accogliere ed accettare l’altro, non facendogli vivere ciò che voi avete a vostra volta vissuto. Invece di mettere in imbarazzo il prossimo perché per molte volte siete stati messi in imbarazzo, provate ad essere compassionevoli, praticando la gentilezza.

L’atteggiamento compassionevole nei confronti dell’altro e del mondo è simile a delle lenti speciali che consentano di vedere solo le cose belle. Il che non significa accettare passivamente tutto, farsi andare bene ogni cosa, ma significa semplicemente smettere di lottare contro i mulini a vento.

Non possiamo pretendere di cambiare gli altri né possiamo trascorrere tutta la vita a lamentarci del fatto che gli altri non siano come noi vorremmo. Se sono rami secchi che effettivamente possiamo recidere, bene. Ma se non possiamo staccarci, avere le lenti giuste ci permetterà di vivere senza intossicarci.

Magari abbiamo avuto bisogno di qualcuno quando ci sentivamo tristi e soli e magari non avevamo nessuno al nostro fianco. Allora cerchiamo davvero di essere noi le persone che volevamo quando ne avevamo bisogno. Facciamolo per gli altri e facciamolo anche per noi, sicuramente ci tornerà indietro il bene, perché il bene è contagioso e fa l’effetto boomerang!

Federica Giusti

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